La Gazzetta dello Sport

Il Boca l’ha inseguito Lisbona l’ha cresciuto Lisandro, ora c’è S.Siro

●L’Inter ha gli uomini contati dietro, l’argentino subito in campo? Dal Portogallo: «Lopez ha esperienza, fisico e solidità. E’ pronto»

- MILANO m.gra. © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

Lisandro Lopez potrebbe esordire già domenica prossima contro la Roma. Là dietro, in casa Inter, l’emergenza resta infatti alta. Ranocchia è quasi certamente out, D’Ambrosio sta provando un recupero miracoloso ma nessuno intende correre rischi. Miranda? L’ottimismo è reale, la prudenza d’obbligo: il 33enne centrale brasiliano è infatti reduce da un problema a un polpaccio, muscolo parecchio insidioso e quindi da monitorare fino all’ultimo per evitare pericolosi­ssime ricadute. Si entra nel vivo della corsa Champions, e Miranda è uno degli uomini chiave in questo senso, uno dei pochi giocatori abituati a pressioni e ad alte quote nella rosa a disposizio­ne di Luciano Spalletti. Insomma, ad oggi il solo Milan Skriniar è pronto al cento per cento, ecco perché Lisandro Lopez potrebbe essere subito gettato nella mischia. «Nessun problema – dicono in Portogallo –, il ragazzo ha esperienza, solidità e condizione fisica per non deludere la piazza nerazzurra, per reggere San Siro».

TEMPI ARGENTINI Cresciuto nel Chacarita Juniors, Lisandro Lopez inizia a farsi largo nel calcio che conta nel 2010-2011, quando passa all’Arsenal de Sarandí. Tre stagioni importanti, 118 presenze e 17 reti coppe comprese. Tre trofei in bacheca: Clausura 2012, Supercoppa Argentina e Coppa d’Argentina. Sono gli anni in cui il ragazzo di Villa Constituci­on (provincia di Santa Fe) si affaccia anche in nazionale: 4 presenze, l’ultima delle quali nel novembre del 2012, contro il Brasile; da allora basta Seleccion. Più di una volta il Boca ha provato a strapparlo all’Arsenal: varie offerte, corte serrata al giocatore, niente da fare però, forse anche per il poco feeling fra le proprietà.

Poi, il trasferime­nto in Europa: nel 2013 arriva il Benfica, anche se con il prestigios­o club portoghese Lopez ci giocherà solo l’anno successivo. Il ragazzo viene infatti inizialmen­te prestato al Getafe.

LA GRANDE ESPERIENZA A Lisbona Lisandro Lopez ha vinto due campionati, altrettant­e Supercoppe portoghesi e una Coppa di Lega. Non è mai stato un titolare fisso, va detto, ma ha comunque firmato pagine importanti, come nella scorsa stagione: rete dell’1-1, al 92’, in casa del Porto, marcatura risultata poi decisiva anche per la vittoria finale in campionato. In questa stagione ha messo insieme appena otto presenze, coppe comprese, chiuso dal «simbolo» Luisao e in un certo senso anche dal baby Ruben Dias, classe 1997, nuova stellina del Benfica. Complessiv­amente, Lisandro Lopez ha giocato 54 partite (con 6 gol) con il club reso immenso da Eusebio: fanno curriculum soprattutt­o gli otto gettoni in Champions League. Molto rispettato nello spogliatoi­o, l’argentino (di passaporto spagnolo) è un colosso di 187 centimetri per 80 chilogramm­i: un centrale naturale che sa però muoversi molto bene anche come terzino destro. Esperienza, affidabili­tà, fisico e duttilità, il tutto per pochi spiccioli: di più Spalletti non poteva aspettarsi in questa «difficile» finestra di mercato.

VISITE MEDICHE Domani sono in programma le visite mediche a Milano, da martedì via agli allenament­i e a un intenso carico di lavoro tattico. Lisandro Lopez è arrivato in Serie A con la formula del prestito oneroso (400 mila euro) e diritto di riscatto fissato intorno ai nove milioni.

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Lisandro Lopez, 28 anni, è nato a Villa Constituci­on (Arg) GETTY

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