Nuovo Modena: c’è Toni al lavoro E spunta Setti
● L’ex attaccante sta radunando degli imprenditori per fare ripartire il club dalla Serie D
La sala d’attesa di piazza Grande che dà accesso all’ufficio del sindaco Muzzarelli è virtualmente animata da potenziali nuovi proprietari del Modena. Da quando la gloriosa società gialloblù è sparita dopo 105 anni (il 6 novembre l’esclusione dal campionato, il 29 dichiarazione del fallimento, caso unico nel calcio italiano di un club scomparso dopo tre mesi di attività) si è parlato molto, ma di concreto ancora non c’è nulla.
SULLA PORTA Probabilmente entro il mese di gennaio il sindaco convocherà tutti quegli imprenditori che hanno manifestato, a parole, di essere disponibili a dare un contributo affinché il Modena torni a vivere. Scottato dalla disastrosa esperienza precedente (spazzato via anche il settore giovanile), il Comune vuole vederci chiaro. Lo stadio Braglia, rimasto chiuso durante l’agonia dei gialloblù (contribuendo ad accelerare la fine della storia), unica certezza dei tifosi rimasti orfani della loro squadra del cuore, dovrà finire in mani sicure. L’unico ad essersi esposto pubblicamente resta Luca Toni, modenese, che sta cercando di radunare le sue truppe (con lui ci sarebbe anche Carmelo Salerno che cercò di prendere la società quando era ancora in vita), imprenditori di spessore, ma soprattutto appassionati, che possano garantire una ripartenza probabilmente dalla Serie D. Un titolo nuovo che la Federcalcio dovrebbe assegnare al sindaco, in qualità di garante, quando sarà ridisegnata la futura stagione.
C’È PURE SETTI? Mentre l’esame dello stato passivo del Modena proseguirà su un binario autonomo, non dovrebbe assumere particolare rilevanza l’acquisizione del marchio che sarà messo all’asta tra un paio di mesi. Nel senso che chi lo andrà a rilevare non sarà necessariamente l’uomo del futuro. Oltre a Toni, un noto avvocato della città ha fatto sapere di avere alcuni imprenditori disposti a investire. Si è parlato anche di un interesse da parte dell’ex proprietario Romano Amadei e di Maurizio Setti, patron del Verona (ma mancano conferme alle voci). Oggi il Braglia ospita il Castelvetro di Serie D e la Rosselli Mutina (Eccellenza) i cui proprietari, Galassini e Morselli, ex soci del Modena, hanno già parlato col sindaco manifestando interesse per un progetto più ambizioso.