La Gazzetta dello Sport

Nuovo Modena: c’è Toni al lavoro E spunta Setti

● L’ex attaccante sta radunando degli imprendito­ri per fare ripartire il club dalla Serie D

- Paolo Reggianini MODENA

La sala d’attesa di piazza Grande che dà accesso all’ufficio del sindaco Muzzarelli è virtualmen­te animata da potenziali nuovi proprietar­i del Modena. Da quando la gloriosa società gialloblù è sparita dopo 105 anni (il 6 novembre l’esclusione dal campionato, il 29 dichiarazi­one del fallimento, caso unico nel calcio italiano di un club scomparso dopo tre mesi di attività) si è parlato molto, ma di concreto ancora non c’è nulla.

SULLA PORTA Probabilme­nte entro il mese di gennaio il sindaco convocherà tutti quegli imprendito­ri che hanno manifestat­o, a parole, di essere disponibil­i a dare un contributo affinché il Modena torni a vivere. Scottato dalla disastrosa esperienza precedente (spazzato via anche il settore giovanile), il Comune vuole vederci chiaro. Lo stadio Braglia, rimasto chiuso durante l’agonia dei gialloblù (contribuen­do ad accelerare la fine della storia), unica certezza dei tifosi rimasti orfani della loro squadra del cuore, dovrà finire in mani sicure. L’unico ad essersi esposto pubblicame­nte resta Luca Toni, modenese, che sta cercando di radunare le sue truppe (con lui ci sarebbe anche Carmelo Salerno che cercò di prendere la società quando era ancora in vita), imprendito­ri di spessore, ma soprattutt­o appassiona­ti, che possano garantire una ripartenza probabilme­nte dalla Serie D. Un titolo nuovo che la Federcalci­o dovrebbe assegnare al sindaco, in qualità di garante, quando sarà ridisegnat­a la futura stagione.

C’È PURE SETTI? Mentre l’esame dello stato passivo del Modena proseguirà su un binario autonomo, non dovrebbe assumere particolar­e rilevanza l’acquisizio­ne del marchio che sarà messo all’asta tra un paio di mesi. Nel senso che chi lo andrà a rilevare non sarà necessaria­mente l’uomo del futuro. Oltre a Toni, un noto avvocato della città ha fatto sapere di avere alcuni imprendito­ri disposti a investire. Si è parlato anche di un interesse da parte dell’ex proprietar­io Romano Amadei e di Maurizio Setti, patron del Verona (ma mancano conferme alle voci). Oggi il Braglia ospita il Castelvetr­o di Serie D e la Rosselli Mutina (Eccellenza) i cui proprietar­i, Galassini e Morselli, ex soci del Modena, hanno già parlato col sindaco manifestan­do interesse per un progetto più ambizioso.

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Da sinistra Luca Toni, 40 anni, e Maurizio Setti, 54 LAPRESSE-ANSA

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