La Gazzetta dello Sport

Fede: «Ho la testa libera Non penso più al futuro ma a quello che faccio»

- ma.po.

Due vittorie, la certezza di potersela giocare su più tavoli all’Olimpiade. La pista dove sei anni fa fu 32a regala tanti sorrisi a Federica Brignone.

Come è arrivata questa vittoria? «E’ stata difficile e sono davvero orgogliosa di questo successo. Sapevo che linee dovevo seguire, ho fatto una ricognizio­ne attenta. Ero focalizzat­a su quello che volevo fare e ci sono riuscita. Nessuna è stata perfetta in questa gara, la pista era mossa e difficile».

La chiave?

«Attaccare molto e restare sempre nella linea che avevo in testa. Non mi sentivo bene in pista, non pensavo a un risultato del genere sentendo le mie sensazioni mentre scendevo».

Quanto vale questa seconda vittoria in superG?

«Il successo di Soldeu, due anni fa, fu forse più fortunato, e poi figlio di una bella prestazion­e. Questo lo sento come il primo superG che vinco davvero, dopo una gara che mi fa onore. Sono strafelice».

Doveva essere la stagione più difficile… «E invece è già una delle più belle. Se penso che dopo i problemi in estate non sapevo nemmeno se avrei potuto gareggiare. E’ stato difficile soprattutt­o mentalment­e, non sapere quando si sarebbe risolto tutto, come sarei stata il giorno dopo. Non poter fare quello che volevo».

Ora come sta?

«Molto meglio, la situazione è sempre monitorata, ma aggiungo ogni giorno qualcosa di più. Per fortuna sto riuscendo ad allenarmi con continuità e questo mi dà una carica in più». Non è che questi problemi fisici hanno finito per liberarle la testa dalle pressioni?

«Questa è una cosa positiva. Ho sempre voluto essere più continua, era uno dei miei obiettivi. Dopo un’estate in cui avevo lavorato bene, prima dei problemi con la pubalgia, mi aspettavo tanti bei risultati. Ma il passo avanti che ho fatto dalla scorsa stagione è di non pensare troppo alle aspettativ­e ma a quello che devo fare».

Con la settima vittoria è nella top ten degli sciatori italiani più vincenti in Coppa. «Non male, no? Ma a queste cose non penso, saranno conti che farò a fine carriera».

Ha dedicato la vittoria a Elena Fanchini. «Ci tenevo tantissimo. Penso che la vera impresa in questo superG sia il risultato di Nadia, mentalment­e fortissima. Questa vicenda ha scosso noi come squadra, mi immagino come staranno loro in famiglia davanti a questa battaglia».

Farà anche la discesa?

«Si, era già previsto, non è legato a questo risultato. Volevo fare più velocità ora che sto meglio. Questa pista è molto tecnica e potrebbe aiutare, ma non vuol dire nulla. Niente aspettativ­e».

«DEDICO LA VITTORIA A ELENA, LA SUA VICENDA CI HA SCOSSO»

FEDERICA BRIGNONE SULLA FANCHINI

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Federica Brignone sul podio con la Gut (a sinistra) e la Huetter EPA

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