Kubica riserva della Williams Ma svilupperà la macchina
●Il polacco affiancherà Stroll e Sirotkin con un ruolo tecnico. E se poi il russo...
Forse non è detta l’ultima parola. C’è ancora un piccolo spiraglio per vedere Robert Kubica in gara su una F.1 nel 2018. Sia chiaro, è solo una speranza, perché la Williams ha già deciso di ingaggiare il russo Sergej Sirotkin come titolare accanto al canadese Lance Stroll. Ma Kubica non è del tutto fuori dai giochi. Il polacco, che ha compiuto 33 anni il 7 dicembre, avrà infatti un posto come pilota di riserva del team di Grove, con la possibilità di guidare la nuova vettura nei test previsti durante la stagione e in alcuni venerdì di prove libere dei GP.
AI BOX L’annuncio ufficiale della Williams tarda ad arrivare. Ma questa sarà la formazione di Sir Frank. Con quali possibilità per Kubica? Sulla carta, tornare in F.1 come terzo pilota, quando hai già vinto un gran premio e hai alle spalle la storia di Kubica, potrebbe sembrare un declassamento. Ma Robert di fatto starà ai box, ogni domenica, in attesa di un’occasione per correre già quest’anno, se Sirotkin deluderà in termini di prestazioni oppure se a venire meno saranno i soldi del suo sponsor, decisivi per l’ingaggio del russo.
MILIONI Le buone prestazioni sfoderate nei test di Abu Dhabi, quando fu messo a confronto proprio con Kubica, non sarebbero bastate a Sirotkin, se non ci fossero stati anche i 15 milioni di euro (per due stagioni) garantiti dallo sponsor bancario che appoggia i programmi dei giovani piloti russi. Così Sirotkin ha in tasca un contratto di un anno (più opzione per il
2019) che non lo mette però al riparo da eventuali cambi in corsa. Soprattutto considerando che nel team ci sarà una presenza importante come Kubica. Si sussurra infatti che gli ingegneri della Williams siano stati conquistati da Robert e l’avrebbero voluto da subito titolare, visto che porta in dote l’esperienza fondamentale per lo sviluppo della macchina. Cosa che rischia invece di mancare con Stroll, 19 anni, e Sirotkin, 22 anni. Proprio per questa ragione, sembra che il polacco avrà anche una sorta di ruolo tecnico all’interno della squadra. Insomma, le sue indicazioni saranno tenute in grande considerazione per indirizzare il lavoro sulla vettura.
PRONTO Anche se manca in F.1 da sette anni, cioè dal terribile incidente nel Rally di Andora 2011 che ne interruppe la carriera, Kubica non ha perso le doti di collaudatore e la velocità che ne facevano uno dei maggiori talenti assieme a Hamilton, Alonso e Vettel. Le prove dello scorso anno con la Renault e con la Williams lo hanno dimostrato. Ed anche negli ultimi test, disputati a fine novembre ad Abu Dhabi, il polacco ha avuto un ottimo passo, trovando solo qualche difficoltà a sfruttare le gomme morbide nei giri veloci. La limitata mobilità del braccio destro, che rischiò di restare amputato nell’incidente in Liguria ed è stato operato 18 volte, non ha pregiudicato il suo completo recupero come pilota. E Kubica adesso sogna di tornare sul podio in F.1. Una ragione di vita.