La Gazzetta dello Sport

Vicenza 2020 al capolinea Ma non è ancora finita

- Luca Gialanella

Avevamo detto che la partita sarebbe stata prima politico/economica e poi organizzat­iva. E la strada di Vicenza e del Veneto verso i Mondiali 2020 sta esattament­e seguendo questa linea. L’Uci aveva assegnato sub-judice la rassegna iridata a Vicenza: in attesa del decisivo appoggio del governo alla candidatur­a e di una parte delle garanzie finanziari­e. Appena qualche settimana fa, sembrava che la situazione si potesse sbloccare e che il ministro dello sport Lotti potesse dare il sostegno a una manifestaz­ione di grande immagine per lo sport italiano. E invece no: complice anche una situazione politica complicata, a pochi mesi dalle elezioni, con il Veneto appena uscito dal referendum per l’autonomia. La lettera di appoggio governativ­o si sarebbe dovuta concretizz­are entro il Direttivo Uci di inizio febbraio ma, se non ci saranno clamorose sorprese in questi giorni, la federazion­e mondiale ne prenderà atto e l’avventura di Vicenza finirà. Si dice che ci sia già una candidatur­a forte (Olanda? Francia?). Se il dossier sarà completo, l’Uci riassegner­à subito i Mondiali 2020. Se non avverrà, Vicenza e l’Italia potranno avere in extremis, grazie all’impegno del presidente Di Rocco, un allungamen­to dei termini sino al Direttivo Uci di metà giugno. Cioè dopo le elezioni del 4 marzo: con equilibri politici diversi, i Mondiali potrebbero ancora essere salvati. Anche se il primo nodo resta sempre economico.

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