La Gazzetta dello Sport

Napoli, la furia della baby gang: botte in metrò Grave 15enne

●L’aggression­e alla fermata di Chiaiano Emergenza sicurezza: «Violenza assurda»

- Francesco Rizzo

Lo hanno aggredito in quindici, quasi tutti minorenni, quindici contro uno, con tale violenza che Gaetano, finito sotto i ferri, ha subito l’asportazio­ne della milza. Un pestaggio senza motivo, venerdì pomeriggio, con pugni e calci, fuori dalla fermata della metropolit­ana di Chiaiano, a Napoli. Lo hanno avvicinato mentre era in compagnia di due cugini, compagni di studio, che sono però riusciti a scappare e a rifugiarsi in un bar. E le testimonia­nze dicono che nessuno avrebbe soccorso il ragazzo, 15 anni, che è riuscito a tornare a casa, a Melito, accompagna­to dal papà di un suo amico: il dolore era però troppo forte, così uno zio lo ha portato all’ospedale. Dove Gaetano si trova ricoverato in prognosi riservata. Le immagini delle telecamere del quartiere, esaminate dagli inquirenti, avrebbero già dato un nome ad alcuni ragazzi del branco, ma Stella, la madre della vittima, lancia un appello: «Chi ha visto qualcosa che può servire alla forze dell’ordine, ci aiuti e sporga denuncia. Tutto questo deve finire. Non siamo tutelati, questa violenza assurda deve finire». La donna spiega che il figlio ha raccontato di essere stato avvicinato, insieme ai cugini, dal gruppetto di sconosciut­i mentre aspettava un bus. «Gli hanno chiesto, molto spavaldi, di dove fosse: lui non ha risposto. Allora è scattata la violenza».

GOLA Ma l’episodio di Chiaiano arriva a meno di un mese da un’altra aggression­e, quella ad Arturo, anch’egli giovanissi­mo: una settimana prima di Natale, in via Foria, a Napoli, il 17enne venne accoltella­to alla gola da un gruppo di adolescent­i. La madre, Maria Luisa Iavarone, pochi giorni fa protestava così: «Farò confusione affinché ci sia una attenzione costante ai temi della legalità e della sicurezza a Napoli». Arturo tornerà a scuola domani, anche se solo per alcune ore. Resta, invece, il nodo della violenza giovanile, in una Regione che, secondo i dati di Save The Children di fine 2017, è seconda per numero di ragazzi che hanno lasciato precocemen­te la scuola (18,1%) e ha una percentual­e del 27,5% di minori in povertà relativa. «Gaetano ha sofferto una violenza assurda e immotivata: di fondo c’è un degrado etico, morale e sociale — spiega il questore Antonio De Iesu — Non è un problema di forze di polizia. Ai danni del 15enne, infatti, non sono stati utilizzati né pistole, né coltelli. Ci sono elementi che ci possono aiutare a risolvere le indagini: è stato fatto con Arturo, riuscendo a catturare uno dei quattro aggressori. Ce la faremo anche in questo caso. Ma nessuno ci ha chiamato per raccontarc­i quanto successo».

LA CHIAVE

Si salvano due cugini rifugiatis­i in un bar La madre del ragazzo «Chi ha visto, parli»

È il secondo episodio in poche settimane Il questore De Iesu «Colpa del degrado»

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La fermata di Chiaiano: qui ha colpito la baby gang ANSA

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