VONN BRILLA A CORTINA LA STREIF A DRESSEN
●Domina in discesa, 79° successo: -7 dal mito Stenmark «Goggiata» sul salto dello schuss: «Salvata dall’airbag»
Ci sono piste, nevi e condizioni in cui Lindsey Vonn è imbattibile. Può capitare che sbagli, come è successo nella discesa di venerdì, altrimenti non ce n’è per nessuno. Nel minuto 36” e 48 centesimi in cui è stata in gara ieri sull’amata Olympia delle Tofane, non c’è stato un metro in cui il suo successo (il 40° in discesa) sia sembrato meno che sicuro. «Sono felice, ho sciato pulita, stavolta nessun errore e solo divertimento» è la gioia della Vonn. Ci sono giorni – per fortuna sempre più rari – in cui Sofia Goggia combina ancora le goggiate e quella di ieri, l’errore sul salto dello schuss e la caduta poi recuperata, ha messo a repentaglio articolazioni e Olimpiade. «Che stremese (spavento, in bergamasco) – sospira Sofia –. Ero scomposta, il salto non finiva più. Mi sono spaventata all’atterraggio. Sono delusa pensando al rischio che ho corso. Questa è una goggiata di prima categoria, l’esperienza da saltatrice è finita». PASSIONE Ha provato a rivincere la Goggia, che si è salvata anche grazie all’airbag («Mi ha come dato una spinta a rialzarmi. Mi ha salvato. Penso di essermi mossa bene nella caduta»). Ma nessuna sa far correre gli sci come la Vonn nei curvoni lunghi dell’Olympia, nessuna riesce a essere leggera e aggressiva come la neve di ieri richiedeva. Lindsey, partita con il 9, non ha avuto bisogno di registrare i picchi di velocità (16° nel primo rilevamento a 129.80 chilometri orari, sesta nel secondo, a 102.55). «Di questa pista amo tutto – spiega la Vonn –, ma se devo scegliere, il tratto che preferisco è lo schuss delle Tofane, con il salto in mezzo alle rocce, la velocità portata in uno dei posti più belli del mondo».
SUPREMAZIA Riconosce Tina Weirather, la più vicina alla Vonn ma quasi a un secondo (92/100): «Lei qui è quasi impossibile da battere». Lo dicono le 12 vittorie totali a Cortina, gli altri 8 podi su una pista che sembra disegnata a sua misura. E’ un passo avanti verso il primato di Stenmark – ora siamo a 79, 7 meno dello svedese –, vale lo stesso un record: a 33 anni, 3 mesi e due giorni è diventata la meno giovane a vincere una discesa di Coppa (il precedente era della Goergl, a 32 anni e 325 giorni). «Sono felice di aver fatto un altro passo verso Stenmark – frena la Vonn – ma tornerà a essere una mia priorità dopo i Giochi. Non rischierò nulla, se le condizioni meteo o la pista non lo consentiranno, voglio arrivarci in salute».
ETÀ La più famosa, pagata e vincente atleta della Coppa del Mondo è diventata la prima sciatrice (uomini compresi) a raccogliere vittorie in 15 anni di fila dopo la prima del dicembre 2004 a Lake Louise. «Mentalmente io mi sento come quando salii per la prima volta sul podio qui, 14 anni fa – sorride Lindsey – . Ho la stessa fame, stile, divertimento. L’unica cosa che è cambiata è che il mio corpo non è più com’era. Bisogna metterci più energia e motivazione, ma continuerò fino a che il mio ginocchio reggerà». Ora, dopo aver regalato la bici elettrica del premio alla collega Julia Mancuso che si è ritirata venerdì, si avvicina a PyeongChang con la certezza di essere ancora la Vonn. Dopo le cadute di Lake Louise, il successo in superG in Val d’Isere e il ritorno a casa per curarsi il ginocchio destro dolorante. «Mi sento solida, cercherò di fare un bel superG». La festa è totale perché sul podio, al terzo posto, c’è la pupilla, Jacquie Wiles, presa nel 2016 sotto l’ala della sua Fondazione con un aiuto economico «perché lei non aveva abbastanza denaro per continuare a gareggiare in Coppa del Mondo». Gli Stati Uniti piazzano anche la Shiffrin al 7° posto e la Johnson all’11°. DELUSE La neve diventata più aggressiva con il freddo non ha favorito le azzurre, e pure altre big, dalla Gut alla Veith hanno pagato con distacchi importanti. Al netto dell’errore della Goggia, solo la Schnarf ha trovato posto nelle 10 (nona a 1”81), «soddisfatta di come ho sciato, non del risultato». E non sono contente nemmeno Nadia Fanchini (che con le sorelle ha ricevuto in regalo la maglia dell’Inter), 17a davanti alla Brignone: «Ci ho provato – sbuffa Fede –, rifarei tutto. Ho provato a spingere, non è bastato per fare un buon risultato».
MONDIALI Cortina ha presentato ieri alla presenza del ministro Lotti il piano dei lavori sulla via dei Mondiali, quelli fondamentali saranno avviati al massimo entro l’estate. Oggi saluta la Coppa con un superG, la donna da battere è sempre lei, la regina della velocità, alias Lindsey Vonn.
LA VONN
E’ la più vecchia a vincere una discesa: «Che bella gara, divertimento puro»
«Il record di Ingo? Non rischierò nulla, ora voglio arrivare ai Giochi in salute»