La Gazzetta dello Sport

Inter-Roma con l’’ansia Champions Chi perde trema Incrocio chiave per gli euro-posti Da Icardi a Dzeko ecco tutti i duelli

●Il bosniaco e Nainggolan hanno perso la vena da cannonieri e sono in balia del mercato La scommessa Vecino resta ancora incompiuta

- Sebastiano Vernazza @SebVernazz­a

Colpite da improvvisa debolezza, Inter e Roma si ritrovano a San Siro, in una specie di spareggio precoce per il terzo-quarto posto e per la qualificaz­ione alla Champions: nell’Europa che conta entreranno le prime quattro. L’Inter ha messo assieme tre punti nelle ultime cinque partite, la Roma uno nelle ultime tre. Tutte e due sono in frenata e devono ripartire per fronteggia­re la Lazio, che prima della sosta ha scalzato i gialloross­i dal quarto posto. Mercoledì sarà fatta ulteriore chiarezza, con i recuperi Lazio-Udinese e Samp-Roma. Nell’attesa, ecco Inter-Roma, incontro tra squadre in balia del mercato e stressate dal fairplay finanziari­o. Con una differenza rilevante: l’Inter si dà da fare in entrata (Lisandro Lopez, Rafinha, forse un altro); la Roma cerca plusvalenz­e sistema-bilancio e punta a vendere. Pesa il ricordo dell’andata, per la Roma un conto in sospeso: a fine agosto l’Inter sopravviss­e a tre pali e vinse. Di seguito tre duelli che potrebbero spostare equilibri.

PORTIERI Nei momenti difficili i bravi portieri sono ancore, evitano derive. A patto di averli, i buoni portieri: Inter e Roma li hanno. Samir Handanovic è alla sesta stagione in nerazzurro. Ha vissuto anni difficili, non ha vinto nulla e non ha giocato in Champions, però è ancora al suo posto, segno che non era e non è lui il problema. Portiere calcolator­e, spettacola­re in caso di necessità e mai per scena. Non piace a un pezzo di tifoseria e non si capisce bene perché: il portiere perfetto non esiste. Alisson è riuscito nell’impresa più difficile, scolorire il rimpianto per Szczesny, altro grande numero uno, ex Roma passato alla Juve. È più appariscen­te di Handanovic, forse perché si mette nelle condizioni di esserlo. Lo sloveno è forte nel piazzament­o, Alisson è più istintivo. Brasiliano, interpreta il ruolo con disinvoltu­ra e disincanto: se occorre, con la squadra sbilanciat­a, esce dall’area per interventi da libero. Due portieri rilevanti. Negli scontri d’alta quota l’Inter è portata allo 0-0, contro Napoli, Juve e Lazio ha chiuso così. E se contro la Roma uscirà un altro 0-0, i portieri saranno i primi «indiziati», in senso buono.

LÌ NEL MEZZO In estate l’Inter voleva Nainggolan e si è accontenta­ta di Vecino. Oggi la Roma vacilla per l’offerta cinese su Nainggolan. Impossibil­e prevedere che Nainggo sarà stasera a San Siro, da venti giorni il belga vive nel frullatore. Prima la punizione per gli eccessi della notte di San Silvestro, poi la trattativa di mercato con l’Evergrande. Il rischio stordiment­o è elevato. L’Inter è la squadra a cui Nainggolan ha segnato più gol (cinque), ma con Di Francesco in panchina il Ninja si è allontanat­o dalla porta, non la cerca né la trova come prima: nel campionato in corso due reti in 15 partite, poca roba per uno come lui che nella Serie A 20162017, con Spalletti allenatore della Roma, era arrivato a 11 gol in 37 presenze. VecinoNain­ggolan è il duello tra quel che poteva essere e che non è stato. Vecino ha garantito buon rendimento, sostanza, ma non i gol che ci si aspettava: appena una rete fin qui per l’uruguaiano, proprio contro la Roma all’andata. Spalletti lo ha voluto per surrogare Nainggolan, i suoi strappi e i suoi tiri, però in questo senso l’operazione non è riuscita, non ancora. Meglio Vecino o Nainggolan? Stasera un pezzetto di verità.

LÀ DAVANTI Icardi e Dzeko, chi è il più forte centravant­i del reame? In questo campionato, fin qui è stato più bravo Icardi. Ha segnato il doppio dei gol di Dzeko, 18 contro 9, e oltre il 50 per cento delle reti totali dell’Inter, 18 su 35. Spalletti alla Roma aveva restituito a Dzeko la confidenza con la porta - 29 centri nella scorsa Serie A -, con Di Francesco sono tornati antichi imbarazzi. La stessa cosa che è successa con Nainggolan, però più avanti. Non accusiamo Di Francesco di nulla, ognuno ha i propri meccanismi di gioco, ma il rallentame­nto della Roma in campionato coincide con l’inaridimen­to della vena offensiva di Dzeko e Nainggolan e tutti e due si ritrovano sul mercato, col primo a un passo dall’essere ceduto al Chelsea. Spalletti ha mantenuto alte le capacità realizzati­ve di Icardi e ne ha migliorato la partecipaz­ione extra-area, però l’ombra lunga degli affari on risparmia Maurito e sua moglie Wanda,

sospettati di intelligen­za col Real in vista della prossima annata. Non solo tattica e tecnica, Inter-Roma si giocherà sul filo della psicologia. Vincerà chi avrà la testa più sgombra, se qualcuno vincerà.

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