Fabbricini al debutto E Mancini è più vicino alla panchina azzurra
●Costacurta sente Roberto: giochi aperti Lunedì vertice col «traghettatore» Di Biagio
Mancini resta il favorito. Anche la giornata di ieri, la prima interamente vissuta da Roberto Fabbricini come commissario della Federcalcio, lo ha dimostrato fra mille se, ma, forse, aspettate. Però l’urgenza è una cosa, la fretta è un’altra, dice il segretario generale del Coni. Insomma, facciamo le cose per bene senza correre e alla fine tiriamo le somme. L’ultimissimo a tirarle, dice Giovanni Malagò, sarà Alessandro Costacurta. Nel senso che è la sua l’ultima parola sul commissario tecnico, un’investitura non da poco che dà l’idea dello spessore del ruolo affidato all’ex milanista. Ma quell’ultima parola, sarà vicinissima alla penultima perché «mi sa che anche il commissario Fabbricini vorrà dire la sua», sorride Costacurta. E pochi minuti dopo il segretariocommissario lascia via Allegri e conferma: «Al momento finale ci assumeremo tutti le nostre responsabilità, anche se a lui spetteranno identikit e contatti».
PRIMA DI BIAGIO La prima giornata di Fabbricini sceglie questo slogan: gioco di squadra. «Il primo giorno di scuola va sempre bene, ho avvertito una bellissima atmosfera, insieme abbiamo già definito una specie di cronoprogramma». Dopo la formalizzazione della nomina di Malagò a commissario di Lega A firmata ieri, in cima alla scaletta c’è l’incontro di lunedì con Gigi Di Biagio. Il piano A è piuttosto chiaro: l’attuale tecnico dell’Under 21 dovrebbe fare il traghettatore per poi cedere il testimone a fine primavera al c.t. definitivo, quello che si incamminerà sulla strada degli Europei 2020. A meno che. «Beh certo, se nelle tre prossime amichevoli la nazionale con Di Biagio vincesse 4-0 bisognerebbe pensarci su e occuparci del tecnico dell’Under 21...», dice Costacurta. Che alla domanda sul primo contatto con Roberto Mancini, risponde ridimensionando: «Sì ma sono tutte casualità». Cioè: i giochi sono aperti. Anche perché il Sun vuole il sub commissario in viaggio verso Londra a parlare con Conte. Conte che nel frattempo interviene per dire che «Costacurta è un amico ma forse ha dimenticato che ho ancora 18 mesi di contratto al Chelsea e la mia intenzione è di rispettarlo». Intanto Fabbricini rilancia: «Non ci fermeremo ai nomi usciti in queste ore».
ANCHE RANIERI Insomma, il «frullatore», lo chiama così Costacurta, è in gran movimento. Mancini è in cima alle preferenze. Potrebbe rappresentare la sintesi fra la figura del selezionatore e quella dell’allenatore-c.t. modello Antonio Conte. Ma non ci si ferma qui. Se è vero che il nome di Carlo Ancelotti è stato associato di recente a diversi club, si sa che il personaggio è particolarmente stimato da Malagò. Altre correnti di pensiero consigliano però di non scartare Claudio Ranieri, personaggio che in qualche modo potrebbe avere una sintonia caratteriale con lo stesso Fabbricini.
DISCORSO D’AMORE Intanto il nuovo commissario si è portato a casa alcune carte per studiarle nel weekend. Lavorerà con il suo stile: riconoscimento delle professionalità che lavorano nel Palazzo, ma anche un’impronta soggettiva fatta di grande concretezza. Per ora nessun contatto con Infantino e Ceferin. Anche perché il direttore generale Michele Uva, ieri cicerone nel primo giorno federale del commissario, è anche vicepresidente dell’Uefa. Insomma, sul fronte internazionale – peraltro quello in cui la Federcalcio tavecchiana si è mossa meglio – non ci sono preoccupazioni particolari. Che invece si incontrano dentro casa: riforma dei campionati, statuto, seconde squadre, tutti argomenti però «gregari» rispetto al «capitano» della squadra dei problemi: il c.t. Anzi, il riannodare quel «discorso d’amore fra la Nazionale e il Paese» smarrito nelle notti della resa con la Svezia. Un obiettivo che sovrasta tutti gli altri.
LE SCELTE Il segretario Coni e il gioco di squadra «Ognuno si assumerà le sue responsabilità»
Conte: «Ho 18 mesi ancora col Chelsea» Non va scartata l’ipotesi Ranieri