Ausilio è sbarcato in Argentina: Martinez, ci siamo!
●Il d.s. nerazzurro incontra il Racing L’attaccante: «Spagna o Italia perfette per me. Milito? Mi imbarazzo davanti a lui...»
Il direttore sportivo nerazzurro Piero Ausilio è volato ieri in Argentina per incontrare i vertici del Racing Club de Avellaneda e cercare di bloccare definitivamente il 20enne bomber Lautaro Martinez. Un blitz ampiamente previsto dopo i positivi incontri milanesi con l’entourage del ragazzo, «sponsorizzatissimo» dal vicepresidente nerazzurro Javier Zanetti e da Diego Milito, segretario tecnico del club. Ausilio domani assisterà anche alla gara casalinga del Racing contro l’Huracan. L’accordo (operativo da luglio naturalmente) verrà chiuso intorno ai 15 milioni di euro più bonus per uno degli attaccanti più promettenti a livello internazionale. L’Inter è stata molto brava a «beffare» la concorrenza dei due club di Madrid, in particolare dell’Atletico, che nei mesi scorsi era stato davvero a un passo dall’acquisto di Martinez.
I MODELLI DI LAUTARO «Real Madrid, Atletico e Inter? Tutti mi fanno sempre questa domanda – ha detto il ragazzo in un’intervista rilasciata a Goal.com –: giornalisti, amici, persone sui social. Come faccio a mantenere la tranquillità? Cerco sempre di restare concentrato sul presente, voglio godermi al massimo il momento, è tutto ciò che ho sempre sognato». E ancora: «Mi identifico molto nel modo di giocare del Tigre Falcao, l’ho sempre ammirato e seguito, fin da quando ero bimbo. Oggi, poi, nel calcio argentino mi piace molto Cvitanich», che gioca nel Banfield». E Martinez parla anche di Diego Milito: «Ho imparato molto, e sono mezzo imbarazzato quando mi trovo di fronte lui e Lisandro Lopez (l’attaccante, compagno di Martinez nel Racing, ndr). Ho assorbito molte cose da Diego, conosciamo tutti il tipo di uomo che è: aiuta fuori dal campo e dà consigli anche nello spogliatoio». Liga e Serie A le sue passioni: «Ho sempre detto che amo il calcio spagnolo perché lì penso di poter sfruttare le mie caratteristiche. Anche il calcio italiano è perfetto in questo senso. Quello inglese si gioca con grande intensità, penso che sia meno adatto a me in questo momento. In Italia e in Spagna i numeri nove vengono poi valorizzati al massimo, partecipano molto al gioco».
IL PROGETTO L’Inter è stata molto chiara con Martinez, offrendogli un ruolo da protagonista fin da subito. Non è fra l’altro da escludere che a giugno l’attuale «nove» nerazzurro, Mauro Icardi, possa lasciare Milano per andare a Madrid, sponda Real. È grande la tradizione argentina in casa Inter, soprattutto in attacco: Cruz, Crespo, Milito, Palacio, Osvaldo e appunto Icardi per citare i più recenti, e tornando indietro nel tempo anche Angelillo e Ramon Diaz.