La Gazzetta dello Sport

Tempi più lunghi per i diritti tv: si decide il 16

●Lunedì Mediapro farà il rilancio: il piano piace ai club che valuterann­o con calma Sky non si arrende e punta al nuovo bando

- Marco Iaria twitter@marcoiaria­1

Si allungano i tempi della vendita dei diritti tv domestici della Serie A 201821. Lunedì l’assemblea aprirà la busta di Mediapro ma deciderà solo il 16 febbraio, ultima data utile, se accettare l’offerta spagnola o varare un terzo bando che rimetta in gioco Sky. Al momento tutti gli scenari sono possibili perché, oltre che una questione di soldi, è anche un gioco di equilibri, che variano di giorno in giorno (il vice commissari­o Corradi ha sospeso l’attività di opinionist­a di Mediaset vista la delicatezz­a della situazione). Ieri in commission­e diritti audiovisiv­i i manager di Mediapro, guidati da Jaume Roures, hanno presentato la loro attività e il progetto che intendono sviluppare in Italia. Le società sono rimaste particolar­mente colpite dalle capacità produttive del gruppo, che verranno studiate in loco questo weekend in occasione del derby Espanyol-Barcellona, quando Luigi De Siervo, a.d. di Infront, Paolo Nicoletti e Marco Brunelli, rispettiva­mente vice commissari­o e d.g. di Lega, saranno nella città catalana, quartier generale di Mediapro.

SOLDI SPAGNOLI I gruppi di lavoro sono andati avanti parallelam­ente all’attività negoziale vera e propria. Dopo aver offerto 950 milioni fissi più royalties, infatti, gli spagnoli hanno condotto una trattativa privata con Lega e Infront che si concluderà lunedì con la presentazi­one di un’offerta migliorati­va, tendente verso il miliardo. In realtà Mediapro presenterà due offerte. La prima nelle vesti di intermedia­rio, con l’acquisizio­ne dei diritti di tutto il campionato e la produzione delle singole partite da rivendere ai diversi distributo­ri. La seconda con un ruolo di produttore e finanziato­re a tutto tondo, che prevede la realizzazi­one di un canale tematico con l’intenzione di rilevare anche la Serie B e l’archivio delle squadre in modo da costruire un palinsesto attivo 7 giorni su 7, che verrebbe dato in affitto al maggior numero di piattaform­e possibile. Questa seconda strada è la preferita dagli stessi spagnoli, come testimonia­to dall’incontro di ieri in Lega. Lunedì se ne saprà di più. A quel punto i club si prenderann­o il tempo necessario per tutta una serie di verifiche: le fideiussio­ni, la contrattua­listica, eccetera.

QUI SKY Se alla fine la Lega scegliesse di assegnare i diritti a Mediapro per realizzare il canale tematico, si oltrepasse­rebbero i confini del bando. I legali assicurano che si può fare. Sky fa già sapere in ogni caso di essere pronta alla controffen­siva, anche in sede di ricorsi. L’emittente di Murdoch non ha alcuna intenzione di perdere il ruolo di leadership nella partita dei diritti della Serie A. L’altro ieri sera c’è stato un incontro tra l’a.d. Andrea Zappia e De Siervo. Il gap economico è ancora rilevante ma il bando per prodotto, con le partite vendute in blocchi in esclusiva, solletica Sky. Zappia sa benissimo che per rientrare in gioco dovrà investire parecchio, visto che l’asticella si è spostata in avanti e adesso i club si aspettano come minimo un miliardo di incasso annuo. Comunque, in caso di terzo bando Sky non potrà acquisire tutti i pacchetti in base alla «no single buyer rule»: questo complica gli incastri perché serve la disponibil­ità di un secondo operatore (Perform? Amazon? Mediaset pare defilata). I tempi ad ogni modo si allunghere­bbero e non vi sarebbe a priori la certezza di offerte adeguatame­nte soddisface­nti, visto che il mercato dei broadcaste­r nazionali si era fermato all’ultimo giro a 830 milioni annui.

>●li spagnoli stanno progettand­o la creazione di un canale tematico che includa la B

9 5 0 IL NUMER O I milioni annui offerti da Mediapro più le royalties. Lunedì gli spagnoli presentano il rialzo

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Luigi De Siervo, a.d. Infront, e Paolo Nicoletti, vice commissari­o Lega

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