Lechner va all’assalto della medaglia mondiale
● Terza in Coppa, la bolzanina argento 4 anni fa è risorta. Il c.t. Scotti: «Anche Teocchi e Dorigoni sono da podio»
Mathieu Van der Poel e Sanne Cant. Sono loro le stelle dei Mondiale di ciclocross in programma in questo week end a Valkenburg. Il ventitreenne olandese figlio d’arte, che ha vinto il titolo tre anni fa e corre in casa, e la ventisettenne belga campionessa uscente sono stati infatti i grandi dominatori dell’ultima Coppa del Mondo. Ma per l’Italia, almeno stando alle previsioni del c.t. Fausto Scotti, potrebbero arrivare delle grandi soddisfazioni, soprattutto tra le donne in gara oggi.
IL PERCORSO «Contropendenze e fango — attacca il c.t. —: questo è un tracciato molto scivoloso adatto a corridori polivalenti che sanno guidare molto bene. Nei giorni scorsi il fango era appiccicoso, la bici arrivava anche a pesare 5 chili in più. Poi ha piovuto e anche nevicato prima di ristabilizzarsi. Ora ci sono 4-5 centimetri di fango scivolosissimo e sotto uno strato di ghiaccio. Un terreno non solo molto impegnativo, ma anche molto difficile. E questo lascerà i pronostici della gare molto aperti».
VAI EVA «Abbiamo ottime chance di vincere una medaglia e questa potrebbe essere anche d’oro — prosegue Scotti —. Tra le elite puntiamo soprattutto sulla Lechner (la viceiridata 2014, tornata a grandi livelli dopo due anni difficili, ha chiuso terza nella classifica finale di Coppa con due terzi e un secondo posto di tappa;
ndr). Eva parte in prima fila e dovrà cercare di fare subito selezione. Alice Arzuffi (che pure vanta un 3° posto in Coppa; ndr) scatta dalla seconda e avrà qualche difficoltà in più». Al via ci sarà anche Marianne Vos, la Eddy Merckx del ciclismo femminile, già sette volte iridata della specialità. I tempi d’oro sembrano passati — l’ultimo successo mondiale risale a 4 anni fa — ma chissà che cosa sarà capace di fare questa fuoriclasse sui sentieri di casa. Prima delle elite toccherà alle più giovani. Chiara Teocchi, campionessa europea e tricolore under 23 per il secondo anno consecutivo, è pronta per la battaglia: «Il tracciato è fangoso e impegnativo, sarà dura per tutte — dice la promettente bergamasca del Team Bianchi-Countervail —. Io sto bene, mi sono preparata al meglio sia fisicamente sia mentalmente: tutto è andato secondo i piani. Sono carica, voglio correre da protagonista questo Mondiale».
JAKOB DA PODIO La rassegna iridata prenderà il via, alle 11, con la sfida tra gli juniores nella quale il figlio d’arte Filippo Fontana è il nostro corridore di punta. «Però parte dalla terza fila — spiega Scotti — e per lui risalire le posizioni sarà dura». Le gare più attese sono in programma domani: prima gli under 23 poi a seguire la grande battaglia tra gli elite. «Jakob Dorigoni è da podio tra i più giovani — si sbilancia Scotti —. Come atleta sta crescendo bene e il percorso è molto adatto a lui». Nella gara elite invece il pane per gli azzurri sarà durissimo con Gioele Bertolini, la punta dei nostri, che partirà da una lontanissima terza fila. «Per la maglia iridata — conclude il c.t. — dovrebbe essere una lotta a due tra l’olandese Van der Poel e il belga Wout Van Aert, che ha vinto le ultime due edizioni. Gli altri mi sembrano nettamente inferiori».