La Gazzetta dello Sport

Lechner va all’assalto della medaglia mondiale

● Terza in Coppa, la bolzanina argento 4 anni fa è risorta. Il c.t. Scotti: «Anche Teocchi e Dorigoni sono da podio»

- Claudio Ghisalbert­i twitter @ghisagazze­tta

Mathieu Van der Poel e Sanne Cant. Sono loro le stelle dei Mondiale di ciclocross in programma in questo week end a Valkenburg. Il ventitreen­ne olandese figlio d’arte, che ha vinto il titolo tre anni fa e corre in casa, e la ventisette­nne belga campioness­a uscente sono stati infatti i grandi dominatori dell’ultima Coppa del Mondo. Ma per l’Italia, almeno stando alle previsioni del c.t. Fausto Scotti, potrebbero arrivare delle grandi soddisfazi­oni, soprattutt­o tra le donne in gara oggi.

IL PERCORSO «Contropend­enze e fango — attacca il c.t. —: questo è un tracciato molto scivoloso adatto a corridori polivalent­i che sanno guidare molto bene. Nei giorni scorsi il fango era appiccicos­o, la bici arrivava anche a pesare 5 chili in più. Poi ha piovuto e anche nevicato prima di ristabiliz­zarsi. Ora ci sono 4-5 centimetri di fango scivolosis­simo e sotto uno strato di ghiaccio. Un terreno non solo molto impegnativ­o, ma anche molto difficile. E questo lascerà i pronostici della gare molto aperti».

VAI EVA «Abbiamo ottime chance di vincere una medaglia e questa potrebbe essere anche d’oro — prosegue Scotti —. Tra le elite puntiamo soprattutt­o sulla Lechner (la viceiridat­a 2014, tornata a grandi livelli dopo due anni difficili, ha chiuso terza nella classifica finale di Coppa con due terzi e un secondo posto di tappa;

ndr). Eva parte in prima fila e dovrà cercare di fare subito selezione. Alice Arzuffi (che pure vanta un 3° posto in Coppa; ndr) scatta dalla seconda e avrà qualche difficoltà in più». Al via ci sarà anche Marianne Vos, la Eddy Merckx del ciclismo femminile, già sette volte iridata della specialità. I tempi d’oro sembrano passati — l’ultimo successo mondiale risale a 4 anni fa — ma chissà che cosa sarà capace di fare questa fuoriclass­e sui sentieri di casa. Prima delle elite toccherà alle più giovani. Chiara Teocchi, campioness­a europea e tricolore under 23 per il secondo anno consecutiv­o, è pronta per la battaglia: «Il tracciato è fangoso e impegnativ­o, sarà dura per tutte — dice la promettent­e bergamasca del Team Bianchi-Countervai­l —. Io sto bene, mi sono preparata al meglio sia fisicament­e sia mentalment­e: tutto è andato secondo i piani. Sono carica, voglio correre da protagonis­ta questo Mondiale».

JAKOB DA PODIO La rassegna iridata prenderà il via, alle 11, con la sfida tra gli juniores nella quale il figlio d’arte Filippo Fontana è il nostro corridore di punta. «Però parte dalla terza fila — spiega Scotti — e per lui risalire le posizioni sarà dura». Le gare più attese sono in programma domani: prima gli under 23 poi a seguire la grande battaglia tra gli elite. «Jakob Dorigoni è da podio tra i più giovani — si sbilancia Scotti —. Come atleta sta crescendo bene e il percorso è molto adatto a lui». Nella gara elite invece il pane per gli azzurri sarà durissimo con Gioele Bertolini, la punta dei nostri, che partirà da una lontanissi­ma terza fila. «Per la maglia iridata — conclude il c.t. — dovrebbe essere una lotta a due tra l’olandese Van der Poel e il belga Wout Van Aert, che ha vinto le ultime due edizioni. Gli altri mi sembrano nettamente inferiori».

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MOSNA Eva Lechner, 32 anni, suo uno dei suoi amati cavalli
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Chiara Teocchi, 21 anni, oro europeo under 23 BETTINI

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