Sette debuttanti dall’inizio O'Shea: «Un'arma in più»
●Solo 102 caps in 11 giocatori: «Gli inglesi non sanno cosa li aspetta»
«E'
la nostra arma. Gli inglesi non sanno cosa li aspetta: non conoscono Minozzi e Giammarioli». Sogghigna Conor O'Shea dopo aver svelato il XV col più alto numero di debuttanti nel Sei Nazioni da 15 anni a questa parte. Partiamo da un numero: 102. Sono i caps totali di 11 dei 15 titolari azzurri di domani contro l'Inghilterra. Parisse, da solo, arriva a 129. Ma anche il rientrante Zanni pareggia il conto, visto che taglierà quota 100 caps. Questa è l'Italia rivoluzionaria di Conor O'Shea per la sfida all'Inghilterra. Sette titolari sono al primo Sei Nazioni, altri 4 in panchina. E senza i guai alla schiena avrebbe giocato pure il 20enne Licata.
LE NOVITÀ Ricapitoliamo: Conor O'Shea cambia 7 uomini rispetto all'ultimo match (col Sudafrica). Lancia il 21enne Minozzi estremo, coi centri delle Zebre, Castello e Boni, promossi dopo novembre e al primo Torneo, richiama Benvenuti all'ala, lascia in panchina Canna e richiama Allan all'apertura. Rivoluzione flanker: Giammarioli e Negri (3 caps in due, mai titolari) accanto a Parisse. E Zanni, assente per infortunio da 2 anni, torna, dopo una vita da f lanker, in seconda linea, accanto al deb Budd. In prima torna titolare Ghiraldini, con Ferrari al primo Sei Nazioni. Età media: 26 anni. Media caps: 31.
PROFONDITÀ La parola magica di O'Shea per spiegare tutto questo è "profondità": «Ho scelto gli uomini giusti per il nostro piano di gioco. Rispetto al 2017 abbiamo molta più profondità e competizione in più ruoli. E questo è un tesoro prezioso. In panchina abbiamo uomini che possono lasciare il segno. In più c'è Zanni, un esempio per tutti. Un leader in più. Negri e Giammarioli sono esplosivi e garantiscono equilibrio in terza linea. Mi fido di ognuno di questi ragazzi. Sono il nostro futuro, ma anche il nostro presente. Un anno fa al 68' l’Inghilterra vinceva 17-15. Voglio cambiare il finale. Fitness e testa sono giusti. I ragazzi sono pronti e non hanno nessuna paura. Anzi».