L’INTER SENZA ICARDI SPALLETTI: «DOVREMO SPACCARCI LE UNGHIE»
A San Siro torna Zenga Spalletti: «Dovremo spaccarci le unghie» ●Il tecnico: «Facciamo riemergere le nostre qualità» Arriva il Crotone, la Nord omaggerà l’Uomo Ragno
Il tecnico che ha fatto 5 punti negli ultimi 7 match «Acquisti mancati? Peccato non essere riuscito a proteggere i tifosi dalle false aspettative»
Alla fine della conferenza stampa preCrotone, Luciano Spalletti ritorna in sala munito di un foglietto contenente dati statistici che servono a dare una spiegazione agli sterili (e poco comprensibili) dibattiti (o silenzi) via social tra Mauro Icardi, Ivan Perisic e Marcelo Brozovic. «Questi dati sono oggettivi, ma a voi interessa far casino, quindi ora non lo sottolineate», dice l’allenatore interista. Il foglio riporta questo: dei 14 gol segnati su azione da Icardi (esclusi i 4 rigori), 5 sono nati su assist di Perisic e uno di Brozovic, ovvero il 43% delle reti del capitano ha madre croata. In sostanza, Spalletti si chiede: dove sta tutto questo astio tra Icardi (che ieri ha pubblicato il video del canonico scherzo per il compleanno di Ivan e ha postato un «ti amo» a Wanda) e i compagni croati? «Vi garba il fascino irresistibile del “gli ho fatto casino”», commenta in conferenza, applicando però questo concetto sia alla settimana social sia al mercato finito senza ulteriori innesti dopo Lisandro Lopez e Rafinha.
MERCATO «Per quello che mi riguarda - ha aggiunto Spalletti il vero smacco di questo calciomercato è non essere riuscito a proteggere i nostri tifosi dalle false aspettative che poi si sono inevitabilmente trasformate in grandi delusioni per loro. Oltre a questo si deve aggiungere la confusione che si crea nella testa di molti calciatori che percepiscono il fatto che debbano essere sostituiti». E ancora: «Mi state facendo dire che non sono contento e che volevo nuovi giocatori. Con me non parlate, quindi non sapete come sono io, raccontate quello che immaginate e quello che vi pare. Fatemi il favore di non raccontarmi, non sapete come sono io. Non ho chiesto niente a nessuno, non mi aspettavo niente da nessuno. Ho parlato di Ramires, poi da quando il presidente (Steven Zhang, ndr) mi ha detto che non si può fare, basta, è finita lì. Pastore? Non dovete parlare con me, io ho solo fatto una battuta e la vedevo improbabile dal punto di vista degli stipendi. Non so quanto guadagna, ma sicuramente di più di quello che guadagnano i nostri. Avendo già preso Rafinha, abbiamo qualcosa di simile. Bisogna però fare chiarezza, i traguardi si possono raggiungere in più modi, anche spendendo più soldi di quelli che abbiamo e non fare risultato.». Un appunto ce l’ha, ma a se stesso: «Io sono in disaccordo con me stesso perché devo fare di più di quello che ho fatto».
CROTONE A partire da oggi, 62° giorno dall’ultimo successo, quel 3 dicembre contro il Chievo (5-0). E stasera arriva il Crotone di Walter Zenga: «Bisogna rafforzare le convinzioni che ci avevano fatto vincere le partite. Troveremo un Crotone entusiasta, Zenga lo conosco bene, si è fatto un certo numero di esperienze. Dobbiamo tenere bene il pallino in mano, costruire con qualità e velocità, riuscire a stanarli nel loro fortino. Avranno l’atteggiamento dell’animaletto che esce dalla tana per andare a mangiare e rientrare rapidamente. Vedo segnali positivi, ma li avevo visti anche prima». Oggi non ci sarà Mauro Icardi, fermo per un’elongazione alla coscia destra: «Non è convocato, vorrebbe giocare anche da casa ma questo risentimento non glielo permette. Meglio optare per il riposo».
PROBLEMI Questa sera al Meazza ci saranno 46-47 mila spettatori, ma nessuna contestazione è attesa dalla Nord che riserverà un saluto particolare a Zenga, eroe nerazzurro, 473 presenze con l’Inter, uno
GIOCHEREBBE ANCHE DA CASA, MA È MEGLIO NON RISCHIARE
LUCIANO SPALLETTI / 1 SU MAURO ICARDI
PECCATO NON AVER PROTETTO I TIFOSI DA FALSE ASPETTATIVE
LUCIANO SPALLETTI / 2 SUL MERCATO