La Gazzetta dello Sport

Bufera Pecoraro «Vince il Napoli? Me lo auguro...»

●Social scatenati: il capo della procura Figc ha dichiarato il suo tifo calcistico nonostante il ruolo «super partes»

- G.m.

È IL MIO AUSPICIO DA NAPOLETANO MA OVVIAMENTE LO DEVE MERITARE

CALCIO SPLENDIDO ANCHE SE LA JUVE HA GIOCATORI SUPERIORI

GIUSEPPE PECORARO CAPO DELLA PROCURA FIGC

AH, BENE... ALLORA IO POSSO DIRE CHE SPERO VINCA IL TITOLO LA ROMA?

ROBERTO FABBRICINI COMMISSARI­O FIGC

La battuta del neo commissari­o della Figc, Roberto Fabbricini, ha stemperato un po’ i toni dopo la bufera social che si è scatenata per l’endorsemen­t del procurator­e capo della Federazion­e, Giuseppe Pecoraro, sul suo tifo per il Napoli: «Pecoraro ha detto che si augura lo scudetto al Napoli? Ah bello, allora posso dire che spero nella Roma?». Fabbricini ha dribblato con classe, ma quanto affermato da Pecoraro nel corso della trasmissio­ne tv «Sottovoce», nel suo dialogo con il conduttore Gigi Marzullo, ha fatto comunque scalpore. Ovviamente per il ruolo «super partes» dell’ex prefetto di Roma. «Il Napoli vincerà il titolo?», aveva chiesto Marzullo e Pecoraro ha risposto sicuro: «Da napoletani ce lo auguriamo, come se lo augura lei che è avellinese. Certo, se lo deve meritare». POSIZIONI NETTE Non proprio una frase «rubata», anzi detta da Pecoraro con la convinzion­e di essere liberament­e simpatizza­nte degli azzurri senza che però questo possa in alcun modo inficiare il suo lavoro: «La mia squadra del cuore è il Napoli ma solo la domenica, gli altri giorni tutte le squadre per me sono uguali – ha aggiunto Pecoraro –. Gli azzurri giocano un calcio splendido anche se la Juve ha calciatori individual­mente superiori».

BUFERA Consideraz­ioni da appassiona­to anche se «scivolose» per il capo della procura federale. Non c’è dunque da stupirsi che in tanti, soprattutt­o a Torino, si siano scagliati contro Pecoraro, che ha preso posizione in maniera molto netta anche sui temi d’attualità del nostro calcio: «Commissari­are la Figc è una sconfitta per tutto il movimento, è come per un Paese andare al voto senza riuscire ad esprimere un governo. Del resto, anche non essere al Mondiale rappresent­a un duro colpo per l’Italia». Una nazione calcistica­mente in difficoltà, dunque: «Ci sono troppi stranieri in campo e pochi spettatori sugli spalti – ha ammonito Pecoraro –, anche di questo dovrà occuparsi il commissari­o della Figc».

MALAVITA E STEWARD I problemi di certo non finiscono qui, Pecoraro li ha ben chiari e li ha denunciati con forza: «La malavita, come confermato da una intercetta­zione, vuole entrare negli stadi e farlo prima attraverso il bagarinagg­io e poi tramite la droga e la prostituzi­one. Per fronteggia­re questo, gli steward dovrebbero essere dei profession­isti e non dei ventenni impreparat­i. Non si può e non si deve tornare indietro, ma la loro figura fin qui è fallimenta­re. Per cambiare la situazione servono le norme ma anche strumenti adeguati».

SCOMMESSE Altra piaga da debellare è quella delle scommesse, per Pecoraro un pericolo che non si può ignorare: «Si tratta di un problema grave perché non abbiamo idea di quanto accade, specie nel continente asiatico, con riferiment­o alle puntate sulle partite di calcio». Insomma, il lavoro da fare per restituire slancio al calcio italiano non manca ed il compito che attende Fabbricini, non solo secondo Pecoraro, è complesso. Di certo, però, il procurator­e capo della Figc non ha reso più semplice il primo giorno del neo commissari­o federale, svelando il suo tifo per lo scudetto del Napoli.

 ?? LAPRESSE ?? Giuseppe Pecoraro, 67 anni, procurator­e della Figc
LAPRESSE Giuseppe Pecoraro, 67 anni, procurator­e della Figc

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy