Serie B Comanda Frosinone, Bari a picco a Venezia
●Stulac e il nuovo attaccante firmano una vittoria meritata Grosso in crisi, ma non rischia
Longo, 41 anni, tecnico Frosinone
Venezia e Bari concedono il bis. Esaltante e ricco di promesse il secondo successo di fila dei padroni di casa, avvilente e preoccupante il secondo stop dei pugliesi. Che dopo i quattro schiaffi presi dall’Empoli giocano un primo tempo orribile e ne rimediano, giustamente, altri tre. È chiaro che sul banco degli imputati sale l’allenatore. Al momento pare comunque che Grosso non rischi (in tribuna c’era Di Carlo) e difatti a fine gara apparirà deluso, ma ancora fiducioso e combattivo. Però delle correzioni vanno fatte urgentemente: la squadra va ripensata. Gongola, dal canto suo, Inzaghi nonostante l’espulsione rimediata a metà ripresa per proteste nei confronti di un arbitro che dopo aver chiuso gli occhi su una trattenuta da rigore ai danni di Falzerano ha fatto l’implacabile su una caduta in area dello scatenato Litteri, mostrandogli un secondo giallo che presupponeva la simulazione pura laddove le immagini mostrano un contatto, sia pur lieve, col difensore. Non c’era malizia.
QUI BARI Seguito da 700 tifosi, il Bari era partito sparato, deciso a riscattare il brutto scivolone casalingo. Ma il fuochino si è spento in fretta perché la squadra è finita ben presto in balia di un avversario meglio disposto in campo. La formazione di Grosso non ha retto le tre punte e ha sofferto costantemente in mezzo dove Stulac (la riserva di Bentivoglio!) dettava i tempi e le situazioni a suo piacimento, allargando il campo per gli inserimenti sulle fasce. Nel Bari i rientri in copertura di Galano e soprattutto Improta non riuscivano a bilanciare il confronto mentre i difensori hanno cominciato ad accusare la pressione veneta. LA PRODEZZA Così, dopo due occasionissime non sfruttate da Pinato e Modolo in piena area, ci pensa Stulac a concretizzare la supremazia inventandosi un micidiale tiro dai trenta metri che vede la sua parabola planare quasi all’incrocio mentre Mi- cai (sorpresissimo e piazzato male) fa da spettatore. Sulla spinta dell’entusiasmo il Venezia si impossessa della gara e con Pinato sbaglia un’altra conclusione in mezzo all’area: sì, ma i difensori pugliesi dove sono? Assenza totale anche sulle due zampate di Litteri, la prima di testa su cross di Falzerano e la seconda col piattone destro da angolo spizzato da capitan Domizzi, premiato per le 500 gare tra i professionisti. Nell’intervallo Grosso si gioca il tutto per tutto inserendo la punta Brienza per il centrocampista Tello. In molte fasi di gioco siamo al 4-2-4 alimentato dalla spinta di Sabelli, che con un fantastico tiro al volo dalla distanza accende una speranzella. I legni però respingono i tiri di Floro Flores e Galano, quindi nonostante l’uomo in meno il Venezia approda trionfalmente tra i leoni di piazza San Marco.
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PROTAGONISTA I gol di Litteri in questa stagione: dopo i 5 con il Cittadella, ecco i primi 2 nel Venezia