SPALLETTI «BRAVI A REAGIRE MA MANCA LA GRINTA DA BIG UN PERISIC DA BATTAGLIA» «Eder e Icardi insieme? Si può, ma si limita Mauro. Eder però può fare il terzo, anche se con scorribande sulla fascia perde lucidità»
«Perisic ha preso una botta alla spalla, ma non credo che gli sia uscita. Certo è stata una bella “lasagna” ma gli ho detto che se voleva essere cambiato non lo facevo più giocare». Il ritorno alla vittoria dopo due mesi restituisce lo Spalletti più toscanaccio anche in conferenza. E le parole spese per il croato che fatica a ritrovarsi sono pesanti soprattutto a livello psicologico. «Ivan da infortunato ha mostrato tutto il suo attaccamento alla maglia, il carattere e la voglia di lottare» prosegue il tecnico, prima di toccare il vero tasto chiave della giornata. Perché i tre punti permettono di issarsi al terzo posto, ma soprattutto potrebbero sbloccare un gruppo che più che allenato ogni tanto andrebbe psicanalizzato. «Non posso sapere quale sia la quota Champions fa Spalletti -. So che se non vinciamo possono rientrare anche quelle dietro. Bisogna portare a casa queste partite rognose in cui abbiamo perso palloni banali ma concedendo poco o nulla. Siamo passati in vantaggio, poi è arrivato il pareggio su un infortunio. Cose che succedono da tanto. E l’unica soluzione è vincere, perché puoi provarle tutte ma se non vinci il balzo in avanti non lo fai, senza il premio della vittoria il corpo non assume l’atteggiamento voluto. Forse non siamo così forti caratterialmente per tenere testa al livello e alla classifica che abbiamo, ma ormai è così. E ai ragazzi qualche attenuante bisogna concederla, perché sono partiti bene e in fondo hanno perso solo due volte. Quelle sconfitte poi hanno determinato un momento di appannamento e di difficoltà».
STRAPPI, FUTURO, COPPIA Spalletti poi entra nelle pieghe della partita, affrontata in modo diverso dal solito sia come interpreti sia come sistema di gioco: «Karamoh? Abbiamo bisogno di qualcuno che ci dia più qualità, ci eravamo appiattiti come proposta di gioco. Lui porta strappi e uno contro uno, anche se poi perde palloni banali e ci lascia in inferiorità. Bravi gli altri a sacrificarsi. Come Perisic, schierato da interno perché ha resistenza, corsa e sa giocare dentro al traffico. Relegarlo solo in quel settorino di sinistra mi sembra poco per il cavallo che è. Quello di mezzala sarà il suo futuro ruolo. Eder e Icardi insieme? Si può, ma se gli si dice di fare spazio a un altro attaccante si limita Mauro. Eder però può fare il terzo, anche se con le scorribande sulla fascia perde lucidità».
SUL RIGORE Dopo avere espresso preoccupazione per Miranda («Non so di che grado, ma credo abbia subito uno stiramento»), Spalletti commenta così il rigore reclamato dal Bologna per il tocco di mano di D’Ambrosio. «Danilo è quasi accovacciato, il braccio è lungo il corpo e quando si accorge che il pallone gli va sulla mano cerca di toglierlo, oltretutto da distanza ravvicinata. Interpretazione corretta. E non perché sono l’allenatore dell’Inter».