Il Parma è già in ritiro D’Aversa aspetta i gol Ma i tifosi sono critici
●Infortuni, rinforzi flop e malumori: e adesso c’è l’Empoli
Nel girone di ritorno il Parma ha portato a casa quattro punti, con due sconfitte (a Cremona e a Brescia), una pareggio e una vittoria in casa (rispettivamente con Novara e Perugia). Una media di un punto a partita che sta mettendo in dubbio la qualificazione ai playoff. E che ha scatenato il malumore dei tifosi e della società. La squadra è stata spedita in ritiro appena terminata la partita di domenica con il Perugia. A fine gara è accaduto di tutto: Lucarelli, con la squadra, a parlare sotto la curva Nord con i tifosi; confronti accesi anche nello spogliatoio e appunto il ritiro. «La gara era da vincere ha spiegato, a caldo, l’a.d. Luca Carra - ma noi crediamo in questo progetto, ora la squadra va in ritiro e puntiamo ancora su D’Aversa».
NEL MIRINO Già, il tecnico. La critica dei tifosi è spietata e forse eccessiva. Il lavoro settimanale è quasi certosino ma è inspiegabile come non trovi riscontro poi in partita. Nel mirino la fase offensiva: i numeri sono implacabili, pochi tiri in porta, gol ancora meno. Tanto che lo stesso D’Aversa ha proposto alcune variazioni: dal 4-3-3 al 34-2-1, per quel che valgono i numeri. Dalla sua, ma non deve essere un alibi, l’indisponibilità cronica di Ceravolo, arruolabile solo da alcune gare e mai dall’inizio. L’acquisto top di gennaio, Ciciretti, è entrato domenica a metà ripresa. E Da Cruz è arrivato con due giornate di squalifica sul groppone. Ma non sono i soli problemi. Due importanti acquisti dell’estate hanno deluso: Dezi fa fatica a inserirsi a centrocampo e Siligardi praticamente non ha mai giocato, tanto che ha deciso di trasferirsi in Giappone. E in più la squadra è accusata di non lottare. I tifosi chiedono «undici leoni». Servirà una trasformazione importante, a partire da sabato sul campo dell’Empoli capolista.