La Gazzetta dello Sport

PIPITA SCACCIA KANE!

Allo Stadium (ore 20.45) c’è Juve-Tottenham È sfida stellare tra Higuain e il fenomeno degli Spurs. Bentancur favorito per sostituire Matuidi. Allegri: «Siate coraggiosi e incoscient­i»

- Matteo Dalla Vite

Due, finora. Pochi ma pure pesanti consideran­do quei momenti, quei contesti, certe urgenze e risposte da dare. Gonzalo Higuain ha messo dentro «solo» due gol in questa Champions League: visti così sembrano microgranu­li sbriciolat­i nel macrocosmo delle sfide europee; andando col sondino, invece, quelle reti infilate contro l’Olympiacos e a Lisbona contro lo Sporting hanno di fatto regalato più morale, certezze e chance a questa Juventus arrivata seconda nel Gruppo D dietro al Barcellona. Pochi ma buoni insomma, e in fondo è il Bignami di Champions del nuovo sistema-Higuain, nel senso «che sono pronto anche a segnare meno gol degli anni scorsi ma più pesanti» ha detto il Pipita dopo lo sblocco in campionato contro il Chievo il 27 gennaio scorso.

CINQUANTA Il primo sigillo, quello ai greci, Higuain lo mise dentro alla seconda giornata di Champions — quindi dopo la legnata del Camp Nou, 0-3 — e soprattutt­o alzandosi dalla sua seconda panchina di fila: gara che non si sblocca e la frantuma lui (assieme a Mandzukic) nove minuti dopo aver messo piede in campo. Resurrezio­ne. Il secondo gol, al do Dragao, permise alla Juventus di mantenere lo Sporting a «meno-3» in classifica con lo scontro diretto a favore e a due giornate dalla fine del Girone. Reti toste, ciò che la Juve adesso gli chiede in un Ottavo elettrico, Kane davanti e la necessità di mostrare al popolo-Juve, al Tottenham e allo stesso rampantiss­imo Uragano che l’età ha un peso, l’esperienza conta e la Juve (possibilme­nte) di più. Il momento di Pipita fa pensare a un magic-moment: ha appena tagliato il traguardo dei 50 gol in maglia juventina in una stagione e un po’. Botti.

UNO ALLE INGLESI E nell’ultima statistica inerente al campionato, Higuain ha messo insieme 6 gol negli ultimi 14 giorni di partite: uno al Chievo, 3 al Sassuolo, uno all’Atalanta e il 2-0 alla Fiorentina del 9 febbraio. Una tempesta perfetta, vista così. Ma adesso comincia il difficile, perché la palla diventa «medica», pesante, il Tottenham ha il diavolo in corpo e la Juventus è zeppa di infortunat­i, quindi anche di gente che potrebbe dare un vassoio di occasioni proprio a Higuain. Che finora, e nella sua carriera di Champions League, ha colpito solo una volta una squadra inglese: vittima, l’Arsenal l’11 dicembre 2013, maglia-Napoli. Il mese è lo stesso di allora, magari cinque anni dopo Pipita aumenta la propria scarna collezione di perle contro una squadra d’Inghilterr­a. Con la maglia del Real Madrid, anno 2011, Gonzalo Higuain incontrò il Tottenham, l’unica volta in CL: zero gol (da subentrato ad Adebayor) in un 4-0 al Bernabeu. Tempi andati, quando Pipita aveva pressapoco la stessa età odierna di Harry Kane. VESTITO D’EUROPA E rispetto a Kane, Higuain ha una mediagol inferiore in Champions (0,27 a 1). È proprio e pure per questo che – una volta per tutte – Pipita deve darsi un vestito europeo, «spaccare» la Champions: una edizione fa, Golzalo trascinò la Juve a Cardiff piazzando una doppietta squassante al Monaco. «Chi scelgo come quarto attaccante più forte dopo Messi, Neymar e Cristiano Ronaldo – dice Allegri –? Higuain, anche se Kane è un attaccante straordina­rio». E il modo migliore per scatenare Pipita è dargli dell’ordinario...

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