L’EXIT POLL DICE MILAN
Punta su Gattuso la metà degli intervistati Ma alla fine non ci sarà il sorpasso sull’Inter
L’entusiasmo, la fiducia, la speranza, la disperazione. Sono le parole-chiave che orientano il giudizio della gente e determinano i risultati di ogni sondaggio. Quello condotto della Swg per la Gazzetta dello Sport è interessante perché fotografa perfettamente i sentimenti dei tifosi italiani alla vigilia del derby di domenica sera e, in particolare, del popolo interista e di quello milanista. Favoriti i rossoneri per il 50 per cento degli intervistati; il 32 per cento vota
per il pareggio, mentre 18 per cento assegna la vittoria all’Inter. Da sottolineare che tra tifosi i milanisti il 72 per cento è convinto del successo dei Gattuso Boys, mentre tra i nerazzurri soltanto il 63 per cento si spende a favore della squadra di Spalletti. D’altronde i nerazzurri sono un po’ in affanno. I rossoneri, invece, corrono, hanno recuperato 11 punti in 12 partite di campionato, hanno staccato il biglietto per la finale di Coppa Italia, e ora si trovano a meno 7 dall’Inter in campionato.
FIDUCIA Il 42 per cento degli intervistati si dice sicuro che il Milan riuscirà a completare la
rimonta e arriverà davanti all’Inter. Il 39 per cento, al contrario, ritiene che la squadra di Spalletti rimarrà davanti ai rivali, pur vedendo ridursi il distacco. Soltanto il 19 per cento, invece, pensa che i nerazzurri schiacceranno ancora sull’acceleratore e allargheranno il gap nei confronti dei rossoneri. Non è semplice accordare fiducia a chi, negli ultimi due mesi, ha profondamente deluso. Curioso, semmai, è che in un mese, dal 29 gennaio al 28 febbraio, la percentuale dei «sorpassisti» sia raddoppiata: dal 21 al 42 per cento. Potere delle vittorie. I tifosi milanisti vanno ben oltre la media nazionale. E si capisce perché. La loro autosti-
METÀ DEGLI INTERVISTATI VEDE FAVORITI I ROSSONERI, E GRAN PARTE DEL MERITO È DI
GATTUSO. SOLO IL 18% VEDE INTER. IL 51% DEI TIFOSI NERAZZURRI PERÒ PENSA ANCORA CHE SPALLETTI RESISTERÀ ALLA RIMONTA E LO ASSOLVE
ma è cresciuta tanto quanto il gioco di Bonucci e compagni. Anzi: è in conseguenza di esso, e di un ritrovato spirito di gruppo, che addirittura il 64 per cento del popolo rossonero ritiene che la rimonta sarà centrata. Il 28 per cento si dimostra più prudente, e crede che l’Inter manterrà il vantaggio, anche se sarà ridotto. Soltanto l’8 per cento dimostra pessimismo e afferma che gli «spallettiani» allungheranno. Tra i tifosi nerazzurri l’umore è più basso: il 51 per cento pensa che l’Inter resterà davanti e, anzi, aumenterà il vantaggio; il 38 per cento, pur ritenendo che il margine sarà conservato, crede che verrà un po’ ridotto; l’11
per cento dà per cosa fatta il sorpasso del Milan.
PANCHINA MILAN
Interessante capire di chi sono meriti e colpe. Facile individuare in Gattuso il grande artefice della rimonta: da quando Ringhio siede in panchina, il Milan, oltre a ottenere risultati, è diventato squadra, ha un’identità ben precisa. E i tifosi glielo riconoscono: l’82 per cento degli intervistati incorona Gattuso, mentre il 18 per cento pensa che i meriti vadano ai giocatori e che l’allenatore c’entri poco. Curiosità: i tifosi interisti sorpassano i milanisti (83 a 82 per cento) negli apprezzamenti all’allenatore. Si nota, nel trend
dell’ultimo mese, come la considerazione nei confronti di Ringhio sia sempre stata alta nel popolo rossonero (dal 78 all’82 per cento con una punta del 90 per cento dopo la vittoria sulla Samp). Gli interisti, invece, dopo una diffidenza iniziale, si sono ricreduti: dal 45 per cento del 29 gennaio sono arrivati appunto all’83 per cento.
PANCHINA INTER
Analizzando la situazione dell’Inter la maggior parte degli intervistati non ha dubbi: le colpe più gravi sono da imputare ai giocatori (72 per cento), mentre all’allenatore viene riservato soltanto il 28 per cento. E’ evidentemente la qualità del gruppo nerazzurro, che ha elementi come Icardi, Perisic, Borja Valero, e ora Rafinha, a far sbilanciare il pubblico. Da loro la gente pretende di più: è lampante. Tuttavia, a dimostrazione che l’umore dei tifosi oscilla come l’asticella di un sismografo, c’è un dato: il 29 gennaio solo il 15 per cento del popolo nerazzurro attribuiva gravi responsabilità a Luciano Spalletti, mentre il 19 febbraio, dopo la sconfitta a Marassi contro il Genoa, la percentuale è raddoppiata (30). Verrebbe da concludere: serve più equilibrio per la ricerca della verità.