La Gazzetta dello Sport

Della Valle: «Stava per legarsi a noi per sempre»

●Il patron Andrea: «Lunedì (oggi, ndr) avrebbe firmato il rinnovo. È stato il primo a credere nel nuovo corso. Capitano vero»

- FIRENZE l.cal.

Fatica a trattenere le lacrime. Andrea Della Valle ha appena finito di parlare a Pioli e ai giocatori rientrati con un volo privato da Udine. Pochi minuti, in sala riunioni, pieni di commozione. Il patron si presenta nel vialetto del Centro Sportivo davanti ai giornalist­i. Accompagna­to dal presidente operativo Cognigni e dal direttore dell’area tecnica Corvino. E’ commosso, teso. «E’ difficile stare qui» dice, con un filo di voce e con gli occhi arrossati. E’ un momento terribile. La voglia di chiudersi nel silenzio è tanta. Ma Davide Astori merita un ricordo. E allora Andrea Della Valle parte. «E’ una tragedia immensa, non so come esprimerla a parole. Penso alla sua compagna, alla figlia, ai genitori. Penso al loro dolore. Siamo tutti sconvolti».

IL RINNOVO GIÀ DEFINITO E’ davvero durissimo trovare la forza e le parole giuste per commentare una notizia tremenda, che mai si vorrebbe ricevere e di cui mai si vorrebbe parlare. A volte Andrea Della Valle abbassa gli occhi. Cercando di trovare la forza di andare avanti in questo monologo. «Vedremo come affrontare questa situazione nei prossimi giorni. Faremo di tutto per stare accanto alla famiglia. Non ANSA saprei cosa dire di più. Con Astori siamo stati quattro anni insieme. Un rapporto splendido. Pensate, lunedì (oggi per chi legge, ndr) doveva rinnovare il contratto con noi. Aveva deciso di legare la sua carriera alla Fiorentina, ai colori viola. Lui era un punto di riferiment­o prezioso per la squadra. Ma anche per noi dirigenti. Quando, prima della gara di Bologna, sono andato dopo tanto tempo a incontrare i giocatori in ritiro mi sono fatto con Davide una bella chiacchier­ata. Siamo stati insieme, da soli, più di trenta minuti. Mi ha raccontato dei nuovi calciatori, mi ha parlato delle prospettiv­e della Fiorentina. Sembrava lui il direttore del nuovo progetto viola».

QUALITÀ UMANE SPECIALI Sospira. E’ difficile andare avanti. Le parole escono a fatica. Andrea Della Valle arretra di un passo. Forse vorrebbe finirla così. Ma è complicato staccarsi dai ricordi. E dall’immagine di Astori. «Ho detto ai ragazzi che dovranno trovare la forza per reagire. Lo devono prima di tutto a Davide. Io sono orgoglioso di averlo avuto nella Fiorentina. Avevo un rapporto speciale con lui. L’estate scorsa è stato il primo a credere nel nuovo corso della Fiorentina. Da vero, grande capitano. Lui aveva delle qualità umane speciali. Era uno speciale. Un punto di riferiment­o prezioso per i compagni. Non so come faremo ad andare avanti. In questo momento mi sembra tutto così triste. Così doloroso. Ma dobbiamo reagire soprattutt­o perché dobbiamo stare vicini alla compagna, alla figlia». E’ tutto. Andrea Della Valle sospira. Le telecamere si spengono. Il patron torna lentamente verso gli uffici. Triste. Incredulo.

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La tristezza di Andrea Della Valle e del d.s. Pantaleo Corvino

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