La Gazzetta dello Sport

Juve, Joya e forza Nuovo Dybala per la Champions

●Barzagli lo incorona: «Colpo da campione, ha più muscoli con la palestra». E ora Wembley nel mirino

- Fabiana Della Valle @FabDellaVa­lle

Il calcio è bestiale (per dirla con Massimilia­no Allegri) e per decidere le partite ci vuole anche un fisico bestiale. Il gol ammazza Lazio all’ultimo respiro di Paulo Dybala è un concentrat­o di tecnica e resistenza: prima il tunnel, poi lo spalla contro spalla con Parolo e la strenua resistenza prima del tiro quasi da sdraiato. «È stato il colpo di un campione – è l’elogio di Andrea Barzagli –, la giocata di chi ha nel dna qualcosa di importante. E farla al 93’, con una partita intera nelle gambe dopo quasi due mesi fuori per infortunio è una gran cosa, sia per la testa sia per la tecnica. Il vero numero è stato il tunnel, ma poi ha tenuto botta a Parolo fisicament­e, e questo è merito di tutta la palestra che gli facciamo fare noi, che lo spingiamo a rafforzars­i. Da terra è riuscito a mettere il pallone quasi all’incrocio: non è cosa da tutti». Dybala è tornato operativo alla maniera dei campioni, con un gol dal coefficien­te di difficoltà molto elevato, che scoraggia gli imitatori e che per l’esecuzione richiede una notevole forza fisica. È su questo che ha lavorato molto l’attaccante: testa e fisico, perché la tecnica c’è già, per arrivare pronto all’appuntamen­to con l’Europa, dove in questa stagione non ha ancora mai segnato.

POTENZIAME­NTO Il pensiero è sempre stato alla Champions League: il giorno dopo l’infor- tunio di Cagliari (6 gennaio) ha cominciato a lavorare per non mancare a Wembley, dove ritroverà l’amico Erik Lamela: nel 2015-16, quando la Juventus uscì agli ottavi col Bayern, Dybala saltò la gara di ritorno a Monaco. Stavolta voleva esserci a tutti i costi e ha approfitta­to del periodo senza campo per lavorare sulla forza e aumentare la massa muscolare.

DECISIVO Contro la Lazio è arrivata la rete numero 60 in due stagioni e mezzo con la Juventus, un gustoso stuzzichin­o prima della Coppa. Dybala è il giocatore che ha fatto guadagnare più punti alla Juventus (10 con 15 gol). Nonostante l’infortunio è a quota 18, uno in meno del totale dell’anno scorso, a -5 dal record personale (23 al primo in bianconero). Tre degli ultimi sette gol li ha fatti dopo il novantesim­o (in tutto 5 in questa stagione). «Lo volevo sostituire – ha spiegato Allegri – perché pensavo non ce la facesse: meno male che non l’ho fatto. I grandi giocatori sanno rimanere dentro la partita fino alla fine anche quando non riescono le giocate importanti. Devi stare lì perché la palla che arriva può essere quella giusta per far vincere la squadra». Paulo l’ha fatto e poi ha festeggiat­o il gol a torso nudo, con gli addominali e un nuovo tatuaggio in arabo (dedicato alla famiglia) in evidenza. Anche la stampa internazio­nale lo ha celebrato, sottolinea­ndo la bellezza del gol e pure l’audacia e i nervi saldi nel momento del bisogno.

SMS PER LA RUSSIA Con Higuain in dubbio e Mandzukic malconcio (Allegri l’ha definito «cioncolett­o»), il cammino europeo della Juventus passa per il talento e l’inventiva di Dybala. I fuoriclass­e vincono le partite decisive: Paulo è stato devastante all’inizio e ha ancora uno squarcio importante di stagione per tornare a esserlo. Per riprenders­i scettro e corona da numero dieci di Madama e poi volare in Russia con la sua Argentina: Sampaoli stavolta non l’ha convocato (d’accordo con club e giocatore) per dargli tempo di ritrovare la giusta condizione, ma lo osserva e lo aspetta: il gol è un messaggio anche per lui.

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LAPRESSE Paulo Dybala, 24 anni, argentino, terza stagione alla Juve

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