Inter, contro il Napoli sarà poker d’assi
●Domenica Rafinha avrà più autonomia, mentre Borja, Icardi e Miranda saranno pienamente recuperati
La morte di Davide Astori ha sconvolto anche l’Inter. Nessuno – non solo chi era più vicino al ragazzo come gli ex viola Borja e Vecino o Ranocchia cui era molto legato – se la sentiva di giocare e quando è arrivata l’ufficializzazione del rinvio del derby Luciano Spalletti ha deciso di anticipare a oggi il riposo inizialmente previsto per martedì.
GESTIONE RAFINHA Di positivo in una situazione del genere non c’è proprio nulla, ma una settimana in più di lavoro permetterà ad alcuni elementi di migliorare una condizione non ottimale per colpa dei recenti problemi muscolari e di arrivare al top al posticipo contro la capolista Napoli. Quello che viene monitorato continuamente è Rafinha, che va gestito con molta attenzione visto che di fatto è stato fermo nove mesi per l’infortunio al ginocchio accusato in aprile col Barcellona. Per lui serve un lavoro mirato, tenendo conto che se si esagera con i carichi per aumentarne l’autonomia poi si rischia che il ginocchio si gonfi. A parte qualche lavoro personalizzato ad Appiano e il supplemento a domicilio con il preparatore che si è portato dalla Spagna, lo scrupoloso Rafinha va comunque nella direzione giusta. E una settimana in più di allenamenti aumenta le possibilità che Spalletti lo schieri dal 1’ contro il Napoli. Anche perché non c’è niente di più allenante della partita.
CONCORRENZA IN AUMENTO A centrocampo però la concorrenza sarà ancora più agguerrita, visto che tornerà a pieno regime pure Borja Valero. Lo spagnolo era tra i convocati per il derby ma aveva ripreso in gruppo soltanto alla vigilia dopo un affaticamento generalizzato. Una settimana in più con i compagni rimetterà a lucido il centrocampista cui Spalletti in campionato ha rinunciato soltanto contro il Benevento.
MIRANDA Joao Miranda in compenso il giorno di Inter-Napoli arriverà ad un mese esatto senza gare ufficiali. Il centrale brasiliano infatti l’11 febbraio contro il Bologna si era procurato un’elongazione agli adduttori e anche se Spalletti sabato aveva garantito che l’ex Atletico Madrid aveva nelle gambe i 90’, una manciata di allenamenti in più abbatteranno i rischi di ricadute e soprattutto metteranno a punto il motore di Miranda. Anche perché il brasiliano, che ha 33 anni e mezzo, già a metà dicembre si era dovuto fermare, allora per una lesione di primo grado al polpaccio.
ICARDI, IL PRONTISSIMO L’interista che però è fuori da più tempo è anche quello cui i tifosi e non solo si aggrappano per riprendere il passo da Champions League. Mauro Icardi infatti si era fermato durante l’allenamento dell’1 febbraio per la stessa elongazione agli adduttori accusata da Miranda. Inizialmente sembrava una cosa da poco, ma dopo Crotone e Bologna il capitano ha saltato anche la trasferta contro il Genoa e il Benevento, seppur convocato e pronto ad entrare prima che Skriniar e Ranocchia risolvessero il match. Spalletti nel pre derby a proposito di Mauro ha spiegato che «non è pronto, ma prontissimo. Certe gare ai migliori danno stimoli extra». Affrontare la capolista è il massimo, quindi ora di domenica – con una settimana in più di lavoro con i compagni – Icardi sarà «pronterrimo». Anche perché, oltre alla fisiologica voglia di campo, lui non vede l’ora di segnare il benedetto centesimo gol in A – è in astinenza dal 5 gennaio, nell’1-1 di Firenze – e di lasciarsi alle spalle un periodo di troppe voci, tante delle quali inventate. Dal rinnovo con nuova clausola ai discorsi di mercato sobillati dalla stessa moglie-agente Wanda Nara, agli audio sui litigi con alcuni compagni, per finire al cambio di casa come segnale di una partenza estiva. Invece si tratta soltanto di lavori di ristrutturazione che per qualche tempo obbligheranno gli Icardi a lasciare l’attico con vista San Siro.
LA SITUAZIONE Lo spagnolo era tornato in gruppo sabato. Mauro e Joao non giocano da un mese. Rafinha titolare domenica?