La Gazzetta dello Sport

Arsenal a picco, un altro tonfo Quarto k.o. di fila

●I Gunners cadono anche a Brighton. Wenger: «Col Milan durissima»

- Stefano Boldrini CORRISPOND­ENTE DA LONDRA

L’Arsenal non esiste più. O, meglio, non esiste più quell’immagine di squadra rappresent­ata nei 22 anni di regno «wengeriano». Il 2-1 incassato ieri a Brighton è il quarto k.o. di fila per i Gunners: non accadeva dal 2002, quando arrivarono le sconfitte con Everton, Auxerre, Blackburn e Borussia Dortmund. Il poker attuale ha le firme di Ostersund, Manchester City due volte e i Seagulls di Chris Hughton, che non superavano il club londinese dal 1982: Arsene Wenger era ancora un giovane di belle speranze. Oggi il francese è un allenatore nel pieno della bufera, contestato in modo sempre più pressante dal partito «Wenger out» che invoca il cambiament­o di guida dopo quasi un quarto di secolo.

LA GARA Il match di Brighton è stato un campionari­o dei recenti errori. La banda di casa ha segnato con Dunk e Murray, poi ha cominciato a gestire il risultato, fondamenta­le nella corsa per la salvezza. Il primo tempo dell’Arsenal è stato desolazion­e assoluta, ma il gol di Aubameyang prima del riposo ha avuto il parziale merito di dare una parvenza di scossa. Nella ripresa, i Gunners hanno dominato nel possesso palla e hanno avuto ancora con Aubameyang l’occasione per pareggiare, ma è andata male. L’Arsenal ha persino rischiato di chiudere in dieci, quando Kolasinac, già ammonito, ha commesso un’entratacci­a su Schelotto. Alla fine fischi colossali per tutti, non solo per Wenger.

AUTOCRITIC­A L’allenatore francese non cerca alibi: «Sto vivendo il mio momento più difficile. Una situazione di crisi come questa non mi era mai capitata. Abbiamo perso sicurezza. Commettiam­o errori inspiegabi­li». Koscielny difende il manager: «Le colpe sono generali. In campo vanno i giocatori. E’ assurdo cercare di scaricare tutto su una persona». Wenger già pensa al Milan: «Sarà durissima. Dobbiamo cercare di recuperare energie. Siamo stanchi e provati. Con il Milan dovremo difenderci bene e cercare di sfruttare le occasioni che riusciremo a creare». Quattro giorni per un miracolo?

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Arsene Wenger, 68 anni GETTY

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