La Gazzetta dello Sport

Il Milan in difesa suona coi «fab five» e si tinge di azzurro

●Da Donnarumma a Romagnoli, passando per Bonucci, Calabria e Conti: la diga italiana del futuro

- Marco Pasotto MILANO

Per il momento gli sono arrivati i compliment­i di Di Biagio, che apprezza molto intesa e rendimento di Bonucci e Romagnoli. Ma per Gattuso, neo profeta milanista della fase difensiva, questo potrebbe essere solo l’inizio di una storia bellissima, dove i colori rossoneri si mischiano con quelli azzurri. Così tanto da poter comporre – per il momento a livello teorico, in futuro chissà – l’Italia dall’ombelico in giù: portiere più linea difensiva. In ordine di reparto: Gigi Donnarumma, Andrea Conti, Leonardo Bonucci, Alessio Romagnoli e Davide Calabria. Che ve ne pare? A spanne suona bene e non è fantacalci­o trasferire questi nomi tutti insieme in un undici di partenza azzurro. MIX È quel dna italiano che da sempre – anche quando a Milanello si sono accasate con successo le colonie olandesi e brasiliane – contraddis­tingue una parte essenziale dello spogliatoi­o rossonero. Un concetto che recentemen­te ha ricordato l’a.d. Fassone («Tanti italiani in campo? Fa parte della filosofia che abbiamo trovato all’interno del club e ci piacerebbe che le cose continuass­ero così») e ha trovato importanti riscontri anche in Bonucci («Spero vivamente che i tanti giovani del Milan possano essere importanti per la ricostruzi­one della Nazionale»). E allora Gigio, Andrea, Leo, Alessio e Davide. Che cosa spicca? Per esempio l’età media molto bassa – dai 19 di Donnarumma ai 24 di Conti –, che si impenna solo quando si arriva a Bonucci e offre quindi un ottimo mix: un gruppo di ragazzi giovani e di talento guidati da un capitano che ha vinto mille battaglie.

PREGI Per arrivare a vedere i «fab five» in maglia azzurra ovviamente occorrerà attendere ancora un po’, ma la strada è tracciata. A Donnarumma si è virtualmen­te spalancata la porta nel momento in cui Buffon ha iniziato a prendere in consideraz­ione l’idea di smettere, ma anche se così non fosse il Gigi bianconero non avrebbe certezze di continuare a essere convocato. Su Bonucci c’è poco da dire: è una colonna della Nazionale e continuerà a esserlo. Romagnoli è stato chiamato fino alla scorsa primavera, poi il menisco l’ha tradito togliendol­o di scena. Ora il suo mondo è cambiato: Alessio sta vivendo il miglior periodo della carriera ed è impossibil­e ignorarlo. Massima attenzione a Davide Calabria, che fino ad ora non si è mai spinto oltre l’Under 21, ma che presto (prestissim­o?) non potrà non essere considerat­o anche nella nazionale maggiore. Davide tra l’altro ha il grandissim­o pregio di poter giocare su entrambe le fasce. Infine c’è Conti, ovvero una delle assenze più devastanti del Milan quest’anno. Andrea sta per tornare, a breve proverà con la Primavera e poi sarà di nuovo convocabil­e. Lui aveva iniziato l’avventura azzurra coi grandi a settembre, poi il ginocchio aveva fatto crac. Ora è tempo di riproporsi e il Milan si gode questi ragazzi da portare il più avanti possibile nel tempo. Bonucci scadrà nel 2022, Conti pure, Calabria è stato da poco rinnovato fino al medesimo anno, con Romagnoli il prolungame­nto arriverà entro l’estate e per Donnarumma, beh, al netto di tutte le voci lui ha un contratto fino al 2021. Intanto il Milan i suoi ragazzi se li gode ora: la squadra arriva da sei partite filate senza prendere gol, e il fatto che portiere e difesa siano (quasi tutti) italiani è qualcosa che piace parecchio.

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