Conte: «Si è vista la differenza tra noi e loro»
●«La classifica non mente. Non sono così stupido da lasciare spazi e prendere una legnata come ha fatto l’Arsenal»
Un uomo triste. Ma stavolta dietro le parole lente e lo sguardo spento non c’è una sconfitta: è il dolore per la scomparsa di Davide Astori che ha segnato la giornata di Antonio Conte. «Lo abbiamo saputo alle 11 del mattino. Sono senza parole». Non aggiunge altro, l’allenatore del Chelsea. Lui e tutto lo staff italiano dei Blues hanno indossato la fascia nera al braccio in segno di lutto durante la partita con il Manchester City: la tragedia ha colpito tutti. Anche i giornalisti inglesi sono rimasti impressionati dalla morte del capitano della Fiorentina: la Bbc ha tenuto la notizia nella home page del calcio per l’intera giornata di ieri.
L’ANALISI La partita ha regalato la quarta sconfitta nelle ultime cinque gare di Premier al Chelsea. E’ già partita la santabarbara contro Conte. Si torna a parlare di possibile esonero e di gara contro il Barcellona come estrema possibilità per salvare la panchina. Con una incredibile correzione di rotta, dopo essere stato celebrato come grande manager per la prestazione allo Stamford proprio contro i Blaugrana, ora le tv inglesi insorgono contro Conte e lo etichettano come nuovo esempio di anti-calcio. L’allenatore del Chelsea non si scompone: «In questo match si è vista la differenza tra noi e il Manchester City. La classifica non mente. Posso rimproverare ai miei giocatori le sconfitte con Bournemouth, Watford e Manchester United, ma non questa contro una squadra superiore a tutto il resto della compagnia. I calciatori mi seguono. Abbiamo preparato bene la gara e hanno fatto quello che avevo chiesto. Peccato il gol incassato dopo meno di un minuto ad inizio ripresa. Io esempio di anti-calcio? In questo momento accetto tutte le critiche, ma non sono così stupido da regalare gli spazi al City per poi prendere una legnata pesante come è accaduto all’Arsenal». Chi vuole capire, capisca.