La Gazzetta dello Sport

Il 10 arriva a quota 600 gol Anche Simeone si arrende: «Se hai il migliore, vinci»

●I numeri implacabil­i di Messi tra Barcellona e Argentina

- INVIATO A BARCELLONA f.m.r.

«È

come nelle partitelle per strada, sotto casa: quando uno prende il migliore la sua squadra vince. È stata una gara equilibrat­a, se Messi si fosse messo la nostra maglia avremmo vinto noi». Parola di Diego Simeone, ieri. Può darsi, perché con Leo è così: sono anni che decide. Partite, campionati, coppe e coppette. Col Barça ha vinto 30 trofei, con questa Liga, salvo crolli al momento non presagibil­i, arriverà a 31. E prima ha anche la finale di Coppa del Re col Siviglia. E vedremo che ne sarà del Barça in Champions (aspetta il Chelsea dopo lo 0-0 di Stamford Bridge) e dell’Argentina al Mondiale. Già, l’appuntamen­to dell’anno che Messi non usa come scusa, come scudo per tirare indietro la gamba o rinunciare a un dribbling dopo l’altro, schivando avversari più o meno avvelenati. Ieri si è preso persino il primo giallo del pomeriggio, per un contrasto con Filipe Luis. Leo non si risparmia, Leo non fa economia, Leo non si deprime e non si fa condiziona­re nemmeno leggendo che il fratello Matias, 35 anni, è stato di nuovo fermato dalla polizia argentina per una lite stradale dopo quella sanguinosa sulla sua barca del dicembre scorso. Leo trascina un Barcellona zoppicante arrivato alla fine dell’inverno senza grandi energie, tanto che ha pareggiato 4 delle ultime 8 partite giocate tra Champions e Liga.

MESSI 600 Perché non sempre basta Messi. Quella di ieri è la terza punizione consecutiv­a che infila in Liga, dopo Girona (vittoria) e Las Palmas (pareggio), due da posizione simile, appena spostato sulla destra del balcone dell’area, l’altra più accentrata. Erano 30 anni che un giocatore della Liga non infilava tre «tiros libres» in 3 giornate di fila. Messi è a 5 gol su punizione in campionato, 6 stagionali. La punizione di ieri è valsa al Barça il 100o gol stagionale (in 44 partite) e a Leo la rete numero 600 tra blaugrana e nazionale maggiore. Leo che da 10 anni tra club e nazionale ogni stagione mette dentro almeno 35 gol. Solo Cristiano Ronaldo ha numeri simili, e infatti i due si sono spartiti gli ultimi 10 Palloni d’Oro.

VITTIMA PREFERITA «Quando ha segnato su punizione – diceva ieri Valverde – mi è tornato in mente un periodo nel quale ero all’Athletic e ci ha fatto gol da fermo per due o tre partite di fila: prima lo soffrivo, ora me lo godo». E l’ammissione: «Sì, alla fine dipendi dalla genialità di Messi». Che all’Atletico, seconda vittima preferita dell’argentino dopo il Siviglia, ha fatto 28 reti in 36 partite. Per fare confronti, Diego Costa non ha mai segnato al Barça (12 partite) e Griezmann mai al Camp Nou (sempre 12 tentativi). Leo è un’altra storia, come dice il Cholo.

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Lionel Messi a quota 24 gol nella Liga: è capocannon­iere GETTY

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