La Gazzetta dello Sport

Daye, magia finale da tre Venezia non molla il 1° posto

- Michele Contessa MESTRE (VE)

L’Umana l’ha atteso, Austin Daye ha ricambiato l’attesa, con una prodezza da fuoriclass­e, sua la tripla che ha rovesciato la Segafredo a 36 centesimi dalla fine, regalando ai campioni d’Italia una vittoria pazzesca, che consente al quintetto di De Raffaele di rimanere in testa con Milano, ma primi avendo vinto lo scontro diretto. Virtus, comunque, a testa altissima: Alessandro Gentile fuori, il fratello Stefano out alla fine del primo quarto, Baldi Rossi fuori da giochi nel corso del match per problemi di stomaco, ottimo Umeh (6/8 dall’arco), minuti-qualità di Pajola. Umana grandiosa, mai doma, nemmeno quando si è trovata sotto di 8 punti (56-64) a 4’48” dalla fine. E in quel momento Daye ha preso per mano i tricolori, avviando la rimonta chiusa da Haynes (64-64). PLAYOFF «Gara durissima, quasi da playoff — sottolinea Walter De Raffaele — una vittoria importante per mille motivi, ottenuta contro una squadra importante. E’ una vittoria di squadra, al di là della prodezza finale di Daye, ma conosciamo il suo grande talento». Eppure la Virtus si era portata nuovamente sul +4 (64-68) con Lafayette e Aradori, ottimo il suo rientro, poi sul 68-68 il pallone gettato al vento da Haynes e capitalizz­ato da Aradori (68-70) con 6”75 sul cronometro. «Non voglio sentir parlare di partita persa in volata — commenta Alessandro Ramagli — sulla rimessa finale, l’uomo che doveva bloccare, è caduto a terra. Dobbiamo trasformar­e questa rabbia in energia positiva, e diventerem­o migliori. Abbiamo perso per la prodezza di un campione». Ma anche per il 3/10 dalla lunetta che dimostra lo spreco della Virtus. Non è la prima volta in questa stagione.

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