La Gazzetta dello Sport

Torino lustra la sua Coppa Italia Capo sfiora il colpo

- Fabrizio Turco TORINO Il capitano Poeta e la Coppa

L’onda lunga della Coppa Italia non si è ancora spenta: Vujacic gioca la miglior partita da quando è in Italia, torna The Machine per una notte e Torino celebra il primo trofeo della propria storia conquistat­o due settimane fa a Firenze. L’ottima Capo d’Orlando mette paura alla Fiat ma è costretta a piegarsi proprio sul traguardo rinviando anche stavolta l’appuntamen­to con i due punti. L’ultima vittoria è infatti datata 17 dicembre contro Brindisi; da allora una striscia di nove sconfitte consecutiv­e. Al PalaRuffin­i il clima è di festa e l’Auxilium vola via in un attimo: la bomba di Vujacic del 9’ permette ai torinesi di doppiare i siciliani (30-15) e al primo riposo i padroni di casa toccano il massimo vantaggio di +17 (35-18). La partita sembra già incanalata, invece è sufficient­e difendere con meno aggressivi­tà per rivitalizz­are la Betaland che infila un break di 7-23 che riapre il discorso. Capo d’Orlando torna progressiv­amente a contatto: 42-41 al 17’, 51-50 all’intervallo lungo fino alla parità del 24’ a quota 55, ma senza mai riuscire a mettere la testa avanti almeno fino allo scadere del terzo quarto quando gli ospiti mettono la freccia sul 69-71. Non solo: i messinesi infilano in 90 secondi un break di 0-6 che taglierebb­e le gambe a tanti, ma non a Vujacic che trascina l’Auxilium.

BATTICUORE Il finale è da batticuore: due liberi di Mbakwe portano la Fiat sul 91-89 a -16”, poi Meynor e Campana sbagliano da sotto e a -5” Vujacic segna il libero della staffa con Likhodey che sbaglia il tiro dell’overtime. «Mi piacerebbe che noi fossimo sempre quelli del primo quarto, ma in generale sono felice per la prova di Vujacic – evidenzia il tecnico gialloblù Paolo Galbiati –. E comunque compliment­i a Capo d’Orlando che non ha mai mollato». Coach Gennaro Di Carlo ringrazia: «Siamo vivi e io sono ottimista».

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