Filloy pasticcia Cantù manda k.o. anche Avellino
Chi di miracolo ferisce, di miracolo perisce. Ariel Filloy a Milano aveva salvato Avellino con una tripla incredibile allo scadere. Al PalaDesio ha invece spalancato a Cantù la porta di una rimonta che pareva impossibile a 6” dalla fine. Il play non trovava compagni liberi sulla rimessa nella metà campo offensiva, finiva col gettare la palla sui piedi di Thomas per cercare di ottenere una nuova rimessa, lanciando di fatto il contropiede brianzolo. Leunen stendeva Culpepper, che a 2” dalla fine metteva i liberi della vittoria, con l’ultimo tentativo irpino di Wells che non andava a buon fine.
ZONA L’onda lunga della Coppa Italia arriva quindi sino alle sponde della Brianza, evitando alla Red October il 4° k.o. di fila e costringendo l’ora ex capolista al 3° k.o. nelle ultime 5. Partita a due volti. Primo tempo dominato da Cantù che toccava anche il +12 con uno Smith superlativo, tenendo la Scandone a 35 punti, limitando Rich con un super Chappell. Poi un 3° quarto di totale marca irpina (29-21), padroni dell’area (+16 a rimbalzo, con un 13-2 in attacco), con la zona di Sacripanti che mandava in tilt l’attacco di Sodini. Quindi il finale deciso da quella fatal rimessa. «Per la prima volta non sono soddisfatto dopo una vittoria – dice il tecnico dei brianzoli – quindi un successo che vale doppio. Abbiamo concesso troppe cose facili in area nel 3° quarto. Poi è stato bravo Thomas ad aprire l’area. Chappell è imprescindibile per noi, dà il ritmo in difesa, è il barometro dello stato emotivo. Se Rich non ha replicato quanto fatto nel 3° periodo è per merito suo. Ora ci mancano due vittorie alla salvezza, poi penseremo ad obiettivi più ambiziosi. La vittoria la dedico ad Astori, sono pure tifoso viola». Sacripanti si trova ancora una volta a recriminare: «Primo tempo brutto, frutto della lunga pausa. Poi la zona ha girato la gara. Perdere così è una beffa, una grande rabbia, ma ho visto un buon 2° tempo dei miei».