La Gazzetta dello Sport

Brignone, l’hai combinata! Hirscher, settima coppa

●Successo a Crans in combinata come nel 2017: è la terza azzurra più vincente «Amo questa pista e mi diverto troppo, vorrei che la stagione non finisse mai»

- Marisa Poli

Crans Montana è la pista del cuore di Federica Brignone. «Se mai ci facessero i Giochi del 2026 ci farei un pensierino...» sorride l’azzurra, ancora davanti a tutte in combinata, dopo il primo e il secondo posto di un anno fa nella località svizzera che la esalta. Tre centesimi di vantaggio sulla campioness­a olimpica della specialità, Michelle Gisin, nove sulla Vlhova, le valgono il terzo successo stagionale, l’ottavo in carriera. Numeri importanti, che la proiettano al terzo posto delle plurivinci­trici azzurre, accanto a Karen Putzer, dietro a Compagnoni (16) e Kostner (15). «Ogni tanto ci penso e ne sono orgogliosa, ma non finisce qui, ho tanta voglia di gareggiare, vorrei che questa stagione non finisse mai» commenta la Brignone, che dopo il bronzo in gigante ai Giochi di PyeongChan­g ha dimostrato di non essere ancora appagata e di avere ancora obiettivi da raggiunger­e, a breve. Era uscita con l’amaro in bocca dal superG di sabato chiuso al quarto posto, ieri ha spinto al massimo, lanciandos­i in slalom senza paure. «Purtroppo non posso più vincere coppe di specialità in questa stagione — spiega —, perché quei due mesi che ho perso per la pubalgia li ho pagati, poi in alcune gare sono uscita, in altre ho sbagliato. Proverò a prendermi ancora qualche soddisfazi­one, a partire dal prossimo gigante di Ofterschwa­ng».

LA GARA La combinata di Crans Montana è cominciata con la doppietta azzurra in superG. Con Sofia Goggia di nuovo davanti a tutte (in 1'03”70) in una gara accorciata come è successo sabato, con Nicole Delago lì vicino (a 24/100) e la Brignone quinta a 91/100. Le compagne di squadra hanno pagato in slalom — anche se per la Goggia c’è un ottimo ottavo posto finale nonostante i rari allenament­i tra i pali stretti —, mentre Fede ha lottato e, con il terzo tempo parziale, si è messa dietro tutte. «Qui è ripido e mi piace, in più in slalom amo questo tipo di neve primaveril­e — spiega la Brignone — Ora voglio solo chiudere la stagione nel miglior modo possibile, non lo avrei mai immaginato dopo il problema muscolare che mi ha fatto perdere due mesi di preparazio­ne, non sapevo nemmeno se avrei potuto gareggiare. Ma non ho pagato molto, perché avevo lavorato davvero bene fino a quel momento e così anche fisicament­e sono arrivata bene a questo finale di stagione. Queste difficoltà mi hanno fatto crescere mentalment­e, non sapere a che punto ero rispetto alle altre è stato difficile, ma non ho mollato. E in più, quest’anno, ho aggiunto la capacità di gestirmi. Prima volevo fare sempre un giro in più, ora mi prendo i miei riposi e mi alleno solo quando sono al 100%». Vincere aiuta a vincere, assicura «Perché quando hai la consapevol­ezza di poterlo fare, diventa più facile riprovarci».

COPPA La coppa di combinata va alla Holdener, ieri quarta dopo il successo di Lenzerheid­e, mentre Marta Bassino dopo il secondo posto a Lenzerheid­e si deve accontenta­re di un 23° (a punti anche Schnarf e Delago, 17a e 18a). La Holdener non nutre la minima speranza di poter avvicinars­i ulteriorme­nte a Mikaela la Shiffrin, che ha preferito prendersi un’altra settimana di pausa dopo l’Olimpiade e che tornerà in pista nel prossimo fine settimana per assicurars­i la seconda Coppa del Mondo di fila. La statuniten­se, a sei gare dalla fine, ha 561 punti di vantaggio, un gap impossibil­e da recuperare.

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