La Gazzetta dello Sport

«Pronti a colpire col Pipita e tanta Joya»

●Sacchi: «Bisognerà sostenere Higuain e Dybala con il gioco: in difesa il Tottenham fa molti errori»

- Andrea Schianchi

«Partita aperta. Il 2-2 dell’andata pesa, ma non è un macigno. Per la Juve la qualificaz­ione è possibile». A regalare speranza ai bianconeri è Arrigo Sacchi, mai tenero con la squadra di Allegri perché vorrebbe vedere «le notevoli qualità individual­i messe a disposizio­ne di un gioco collettivo, spettacola­re e, di conseguenz­a, vincente».

Come vede la sfida di Londra?

«Per la Juve è la partita ideale. Mi spiego: cercherà di sorprender­e il Tottenham all’inizio e poi, se non riuscirà, proverà ad agire di rimessa. E i bianconeri, giocando così, sono maestri».

D’accordo, ma il risultato dell’andata condiziona l’approccio alla sfida: la Juve deve vincere.

«Guardate, il Tottenham sa fare soltanto un calcio offensivo e non cambierà le sue abitudini. E la Juve dovrà avere pazienza e sapere quando è il momento di colpire. Il pallone lo terranno gli inglesi che, non dimentichi­amolo, in fase difensiva commettono parecchi errori. I bianconeri dovranno essere bravi a sfruttare queste disattenzi­oni».

Lei come se la giocherebb­e?

«Li attacchere­i, ma io non sono Allegri. Io volevo che le mie squadre fossero padrone del campo e del gioco. In Coppa dei Campioni, dopo aver vinto all’andata, col Milan andammo a Monaco di Baviera e non ci chiudemmo nella nostra area come avrebbero fatto quasi tutte, se non tutte, le squadre italiane in quel periodo. Nel primo tempo facemmo 11 tiri in porta, i tedeschi solo uno. Allegri è bravo, è un vero maestro di tatticismo, sa toccare le corde giuste per stimolare i giocatori e ha costruito una squadra solida. Tutti si sacrifican­o, hanno potenza fisica, lottano e si difendono con tanti uomini. Difficile superarli».

Questa volta, però, la Juve dovrà segnare. Cioè, dovrà attaccare.

«Lo ripeto, cercherà di sorprender­e il Tottenham stando attenta a non scoprirsi. Non aspettiamo­ci una Juve che punta al dominio, non lo ha mai fatto».

Da che cosa possono essere decise partite come questa?

«Se risulteran­no decisivi gli episodi, allora la Juve può stare tranquilla: in questo caso i bianconeri vincono sempre».

Perché?

«Hanno grandi qualità individual­i, uomini che sanno affrontare e saltare l’avversario nell’uno-contro-uno. Il Tottenham, pur coi suoi limiti dovuti all’inesperien­za, cerca maggiormen­te la manovra corale, il possesso del pallone. Ma la Juve mica si preoccupa se il gioco lo fanno gli altri: aspetta, chiude gli spazi e riparte».

E poi ci sono Dybala e Higuain che in ogni momento possono risolvere i problemi.

«Attaccanti straordina­ri, a patto che siano spesso alimentati dal gioco. Il mio Milan si confrontav­a col Napoli di Maradona e io ripetevo sempre ai miei ragazzi: “A Diego facciamo arrivare pochi palloni, così avrà meno occasioni per farci gol”. Gli attaccanti vanno stimolati, devono partecipar­e all’azione, altrimenti rischiano di intristirs­i là davanti da soli. Oltre che una questione tecnica è anche un fatto psicologic­o. Se il pallone lo tieni tu, hai necessaria­mente un atteggiame­nto positivo, ottimista, creativo. Se lo tengono gli altri, sei passivo».

Il gol di Dybala all’Olimpico contro la Lazio testimonia che un fenomeno può indirizzar­e il corso di un’intera partita, no?

«Il calcio è un gioco di squadra e non va interpreta­to pensando soltanto ai singoli. I singoli fanno parte di un gruppo. Certo, Dybala è stato fantastico, il suo gol è stato meraviglio­so. Ma al risultato, alla vittoria, io preferisco arrivarci attraverso il gioco. Altrimenti il giorno che Dybala non c’è che cosa faccio?».

Pronostico secco?

«Impossibil­e. Ma ricordiamo­ci che in gare tanto importanti contano l’esperienza, la malizia, la qualità dei singoli. E la Juve, da questo punto di vista, è superiore».

I BIANCONERI SFRUTTINO LE DISATTENZI­ONI. CI VORRÀ PAZIENZA

JUVE SUPERIORE PER ESPERIENZA, MALIZIA E QUALITÀ DEI SINGOLI

ARRIGO SACCHI SULLA SFIDA COL TOTTENHAM

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Arrigo Sacchi, 71 anni, ex tecnico del Milan ed ex c.t. azzurro BOZZANI
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