La Gazzetta dello Sport

ZIDANE STAVOLTA FA PIANGERE PARIGI «MA NON DATEMI DEL GENIO...»

«In serate come queste non sbagliamo nulla, ma in campionato abbiamo commesso molti errori Ora pensiamo un po’ di più alla Liga...»

- Marco Guidi

Era la prima volta che tornava in patria da allenatore, ma non ha avuto pietà. Zinedine Zidane regalò alla Francia una notte Mondiale nel 1998, con la doppietta al Brasile di Ronaldo. Stessa città, Parigi, altra epoca e altro Ronaldo («bravo quanto il Fenomeno», dirà il tecnico franco-algerino a fine gara): stavolta Zizou stava con quegli altri. E ha vinto ancora, ma ai parigini sono toccate solo lacrime di dolore. Fuori dalla Champions il Psg, ai quarti il Real.

«GENIO IO?» Alla vigilia aveva pronostica­to ai suoi 90’ di sofferenza. Tutto sommato è andata meglio del previsto. Il Madrid ha vinto con merito e c’è poco da eccepire, nonostante la formazione a sorpresa, con Kroos e Modric in panchina. «Zidane sta con noi tutti i giorni e prende le decisioni migliori: ha preparato alla grande la partita», l’attestato di stima di Sergio Ramos. A chi gli dà del genio, Zidane risponde però con umiltà: «Ma no dai, ho solo messo la squadra nelle condizioni di essere il più concreta possibile ed è andata bene».

MAGIA CHAMPIONS Il Real sta deludendo in campionato, ma quando gioca in Europa si trasforma, sebbene nel girone sia finito alle spalle del Tottenham. Pazienza. Quando arrivano le partite che contano, riecco la squadra campione d’Europa. La vocazione internazio­nale del Madrid è risaputa, ma la cosa non va del tutto giù a Zizou. «In serate come queste non sbagliamo nulla, è vero. Ma in questa stagione di errori ne abbiamo fatti, soprattutt­o nella Liga. Per questo archiviamo questa partita e concentria­moci un po’ sul campionato». Almeno fino ai quarti di finale, quando la musichetta della Champions tornerà a eccitare il suo super Real.

SUL PSG Poche parole sugli avversari, che alla vigilia degli ottavi sembravano in grado di giocarsi il passaggio del turno alla pari. «Sono una buona squadra – ammette Zizou –, ma li abbiamo battuti due volte. Il cammino però è ancora lungo...». Sarà, ma da quando c’è lui, il Madrid in Champions non ha mai pianto.

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