Il Psg poco dinamico si schianta sul Madrid e sul cyborg-Casemiro
●Emery non mette uomini tra le linee, Zidane lo perfora sugli esterni. E il brasiliano copre tutti gli spazi che si liberano
«Money can’t buy me love», cantavano i Beatles. E il denaro non può comprare neanche la Champions. Il piatto piange ancora per gli emiri. E non è solo per i 220 milioni che mancavano in campo per l’assenza di Neymar. Il Psg si dimostra squadra strutturalmente inadeguata per reggere l’urto con il prestigio - oltre che con la qualità singola e collettiva - del Real Madrid. Il trio di centrocampo parigino si dimostra da subito poco dinamico, non rovescia mai il triangolo e non riesce a sfruttare la teorica superiorità numerica in mezzo. Thiago Motta è un vertice basso che serve a poco, manca un uomo tra le linee, ci prova a volte Di Maria ma non basta. Verratti e Rabiot continuano a scambiarsi il pallone con Motta ma senza guadagnare metri, perché lo fanno con poco movimento senza palla e pochissima velocità di circolazione. Motta è poco utile anche in contenimento, visto che il Real gioca per la transizione rapida – 43,2% di possesso nel primo tempo –, stringe Lucas Vazquez e Asensio per far densità in mezzo e allarga Ronaldo e Benzema, serviti sulla corsa sugli esterni, come faceva Ferguson con i Calipso boys (Cole e Yorke) nel suo grande Manchester United di fine millennio. Con la differenza che lì a inserirsi erano i centrocampisti centrali, che nel Real invece devono badare soprattutto al contenimento, con Kovavic che dà una mano allo svagato Marcelo sul centrosinistra e Casemiro onnipresente, sempre attento a coprire gli spazi che si svuotano, anche sugli esterni dove il Psg cerca di raddoppiare. Il brasiliano gioca una partita da cyborg: un solo passaggio sbagliato su 57, 5 lanci positivi, 11 duelli vinti su 15, 11 palle recuperate. E anche il gol del definitivo 2-1. Quello del Real in certi momenti è quasi 4-2-2-2 alla brasiliana, con Asensio e Vazquez molto vicini (come nella costruzione del primo gol).
CORREZIONE INUTILE Emery prova a correggere la strategia iniziale con l’inserimento di Pastore al posto di Motta, per cercare di mettere un uomo sulla trequarti. Ma quando ormai la partita è scappata, visto che il Real Madrid ha appena segnato lo 0-1 con Cristiano Ronaldo (che va giustamente a cercare la posizione giusta in opposizione a Berchiche, largo a destra). E soprattutto la mossa di Emery serve a poco perché appena sette minuti dopo l’ingresso del Flaco, Verratti si prende il secondo giallo per proteste.