La Gazzetta dello Sport

Viviano: «Arsenal come un ufficio» Mannone: «Wenger si compliment­ò»

- Alessandra Gozzini MILANO

RINO È PASSIONE, WENGER SCHIVO IL MILAN HA CHANCE

EMILIANO VIVIANO EX ARSENAL 2013-14

ARSENE MI DISSE: “LAVORA DURO E CE LA FARAI” POI PERO’...

ARTURO LUPOLI EX ARSENAL 2004-06

L’Arsenal, come molti altri club internazio­nali, è parte della lunga storia europea del Milan. Un po’ di Italia è invece presente nella tradizione dell’Arsenal, tra le società inglesi con più lunghi trascorsi. Fondata nel 1886, in anni più recenti ha accolto tre italiani. Cioé Arturo Lupoli, un attaccante che Wenger, 22 anni di personale storia londinese, scelse nel 2004, Vito Mannone ed Emiliano Viviano, due mondi opposti: entrambi portieri, lo stesso voluti dal boss. Lupoli, ex promessa, oggi è alla Fermana neopromoss­a in Lega Pro. «Mi sono chiesto tante volte perché a 30 anni, dopo che a 17 parlavo con Wenger e mi allenavo con Henry, non ho fatto la carriera che avrei potuto: non lo meritavo fino in fondo. Il mio Arsenal era grandissim­o, aveva appena vinto la Premier e gente come Henry e Vieira mi accolse come uno di loro. Passavo più tempo con i giovani: io, Fabregas, Senderos. Wenger mi parlò chiaro due volte: la prima quando volle che io, dalle riserve, mi unissi alla prima squadra per un torneo ad Amsterdam, “Se vieni mi fa piacere”. L’altra alla fine del primo anno, dopo che con le riserve segnai 21 gol: “Quello che viene è un anno fondamenta­le , mi raccomando, lavora

duro”. Al Milan dico di stare tranquillo, loro sono in forma, l’Arsenal no: sarà una gara aperta, deciderà un campione».

MANNONE Nel 2005 un altro diciassett­enne, Mannone, oggi al Reading, è volato a Londra: 23 partite, di cui 8 in Champions. «Wenger ha cambiato la Premier, nel lavoro, nella dieta, che con lui smise di essere quella tradiziona­le inglese, nel gioco. Wenger è stato Guardiola prima ancora di Guardiola. Quando me ne andai e fui eletto giocatore dell’anno a Sunderland mi chiamò nel suo ufficio dopo una trasferta all’Emirates. “Sono felice che tu sia diventato un bravo portiere anche se sono stato io a scegliere di farti andare altrove”. Tifo Milan fin da bambino e dico: “Occhio! Giocherann­o per il riscatto anche se non sono più quelli di un tempo”».

VIVIANO C’è poi l’unico giocatore al mondo che è stato allenato da Gattuso (qualche giorno nel ritiro precampion­ato di Palermo) e da Wenger nel 2013-14 a Londra: Emiliano Viviano. «Rino è passionale, Wenger schivo. Non si somigliano per niente dice -. Gattuso parla con i suoi, Wenger quasi mai e con nessuno, se non con i vertici, per decidere. L’Arsenal però resta il top: ero arrivato da mezza giornata che già avevo casa, auto, telefono, conto in banca. Lo spogliatoi­o però pare un ufficio, da noi è una famiglia. L’Arsenal ha tanti top player ma è in crisi, il Milan vola: può farcela».

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