La Gazzetta dello Sport

Il Cesena si butta via Pro Vercelli in salvo con Castiglia-Berra

●Di Noia e Kupisz mettono in discesa la partita poi 6 minuti di black-out e Grassadoni­a rimonta

- Luca Alberto Montanari CESENA

Il doppio tabù che accompagna il Cesena non cade neppure stavolta. Il successo in un recupero continua a mancare addirittur­a dall’ottobre 2005 (1-0 al Catania) mentre in questo campionato la squadra di Castori non è ancora riuscita a conquistar­e due vittorie di fila. Eppure, dopo un’ora a senso unico e un 2-0 legittimo, sembrava la volta buona per dare un calcio alla cabala. Il Cesena, però, non fa i conti con il cinismo e il carattere della Pro Vercelli, che raddrizza una gara durissima, approfitta­ndo di un black-out romagnolo e anche di una (prevedibil­e) maggiore freschezza atletica. Il Manuzzi riserva un toccante minuto di silenzio per Astori E squadre in campo con una maglietta speciale con foto del capitano della Fiorentina e la dedica «Astori sempre con noi». Poi, alla palla al centro, comanda il Cesena. Al 17’ salva Pigliacell­i sul tiro del gambiano, ma sul corner il portiere non può nulla sul colpo di testa di Di Noia. Agli uomini di Castori basta insistere per trovare il 2-0: sublime scambio tra Dalmonte e Jallow, tiro-cross di quest’ultimo che diventa un assist per il liberissim­o Kupisz. Al 54’ Kupisz si divora il tris, poi Jallow spreca una favorevoli­ssima ripartenza. Il Cesena non chiude la partita e viene punito dall’ex Castiglia, che approfitta di una corta respinta di Scognamigl­io. La Pro ci crede e pareggia: angolo di Paghera e testa del neoentrato Berra. Poi ci pensa Pigliacell­i, con una fantastica parata su Di Noia, a sigillare il 2-2.

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