Filosofia Barzagli: «Conta solo l’almanacco...»
●Il salvataggio sulla linea dopo il palo di Kane vale come un gol: «Ma ho sofferto! Il Napoli? Ci si ricorda soltanto di chi vince»
All’ultimo respiro lui l’ha spazzata. Lui, Andrea Barzagli, l’ha spazzata e ha vinto. In quel momento, nella memoria di tanti tifosi bianconeri, è riemerso quell’altro, che due anni fa non aveva spazzato: il mancato rinvio di Evra a Monaco di Baviera, che spalancò la rimonta del Bayern, è uno dei crucci della Juve in questa epoca felice. A dirla tutta, le due giocate difensive sono imparagonabili, ma la suggestione regge: Barzaglione è stato molto più pratico dell’ex compagno e, dopo il palo di Kane, ha calciato nell’iperspazio la palla ballonzolante vicino alla linea. Come a dire, bisogna badare al sodo, concetto caro al numero 15 e usato per dare una puntura a Sarri: «Quando c’è da portarla a casa, la portiamo, soffriamo tutti, anche quelli con più qualità – ha detto nel dopo gara –. È la nostra forza, il nostro Dna: noi non potremmo mai giocare come il Napoli e neanche loro come noi perché hanno un altro fisico. Ma non conta quello, conta l’almanacco... Ci si ricorda di chi vince al di là di come giochi». Con una piccola ammissione, però: «Possiamo sicuramente giocare meglio di così, abbiamo i giocatori per farlo ma, se serve, sappiamo soffrire».
OLTRE L’ETÀ Al di là del salvataggio finale, Barzagli ha vissuto un tempo almeno di patimenti estremi anche perché il ruolo di terzino destro ormai gli sta come una camicia di forza: «Ho sofferto molto, avrebbero sofferto in tanti con Son perché va a duemila, ma io potevo fare molto meglio. In generale abbiamo dato troppo spazio tra le linee e ci hanno fatto a fette, poi ha pesato la nostra esperienza». In ogni caso, l’epica di questa gara resterà a lungo e «darà una grandissima carica per la stagione», ma anche l’entusiasmo va gestito con equilibrio. Con la fame di un ragazzino ma con 36 primavere addosso, sempre lui lo sa benissimo: «Non posso nascondere che a volte la mia età mi pesi... – ha chiuso Barzagli –. L’importante è stare bene mentalmente e fisicamente: appena calerò quel tanto, si vedrà subito».