La Gazzetta dello Sport

E Di Francesco carica «Non si può sbagliare»

●Il tecnico gialloross­o: «Gara importante, fondamenta­le il desiderio di segnare subito. Ma stavolta un tempo non basterà per vincere»

- Andrea Pugliese ROMA

Ci sono partite che cambiano la storia. Di un club, di un giocatore, ma anche di un allenatore. Quella di stasera se non arriverà a cambiare la storia del Di Francesco tecnico, di certo può dargli una svolta importante. Perché la Roma ai quarti di Champions ci è arrivata solo tre volte (con Liedholm nel 1983-84 – quando era Coppa dei Campioni – e le due volte con Spalletti, tra il 2006 e 2008) e perché entrare tra le otto regine d’Europa aiuterebbe a vedere la stagione gialloross­a con una luce diversa. «È una partita importanti­ssima per tutti quanti noi, che non possiamo sbagliare – dice Di Francesco – Fondamenta­le per ridare slancio a squadra e ambiente dal punto di vista dell’ambizione. La Roma non è abituata ad arrivare a questi livelli, ma per i giudizi finali è troppo presto. Di certo è una partita che non possiamo sbagliare, servirà il desiderio di andare a far male agli avversari, senza essere attendisti».

AGGRESSION­E Già, che poi è la filosofia della sua Roma, che va sempre a caccia della palla e che vive in pressione se non perenne, di certo costante. Stasera bisognerà giocarla proprio così, con un’attenzione particolar­e all’equilibrio, perché subire un gol vorrebbe dire doverne segnare almeno tre per passare. «Non è una partita che potremo gestire, dobbiamo vincerla – continua Di Francesco – Il nostro pensiero è sempre cercare di dominare la gara, sapendo però che dall’altra parte c’è una squadra forte, che ha qualità e palleggio. Di certo non possiamo accontenta­rci di giocare solo per un tempo, dobbiamo avere più continuità nel corso della partita. Già arrivare a 75 minuti fatti bene vorrebbe dire portare a casa un risultato importante. Se fossimo quelli di Napoli, ad esempio, saremmo già a buon punto, visto che quella prestazion­e è stata una delle nostre migliori in assoluto. Stiamo crescendo, ma dobbiamo farlo in resilienza. La Juventus è un esempio, ma quella mentalità non si costruisce con una sola partita».

I TIFOSI POSSONO DARCI UNA MANO INCITANDOC­I NELLE FASI PIÙ DELICATE

EUSEBIO DI FRANCESCO ALLENATORE ROMA

CONCENTRAZ­IONE Ed anche per questo Di Francesco chiederà concentraz­ione massima, per non incorrere in nessun errore che potrebbe rivelarsi letale. «Non dovremo fermarci, neanche nel caso passassimo in vantaggio – dice ancora il tecnico della Roma, che pensa a rispolvera­re il 4-2-3-1 dall’inizio – Ma dovremo anche avere equilibrio ed intelligen­za, senza commettere in fase difensiva errori individual­i come successo in passato. Non ce lo possiamo permettere». E se nella testa di Di Francesco la formazione è già modellata da un po’, il tecnico della Roma chiude con il suo appello alla gente: «Avremo bisogno dei nostri tifosi, mi auguro che siano il 12° uomo in campo. Ma il mio richiamo non è alla quantità, ma alla qualità della gente. L’importante è che nello stadio, ci sia la percezione della vicinanza del tifo. Pure un applauso su un passaggio sbagliato, per esempio, ci potrebbe aiutare». Anche perché, a conti fatti, è davvero una partita che può cambiare la storia.

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy