La Gazzetta dello Sport

Milano, in 10.000 contro il Real

●Pienone al Forum per la sfida con gli spagnoli, ancora privi della stella Doncic Olimpia senza Theodore. Pianigiani: «Sono quelli con più talento insieme al Cska»

- Vincenzo Di Schiavi

Arriva il Real Madrid e al Forum torna il pienone. Saranno diecimila e forse più. Un tetto sfondato solo una volta quest’anno, in campionato a Santo Stefano, contro Brescia. Certo, il blasone fa sempre presa, ma forse c’è pure altro. Non la vana speranza di ammirare il nuovo Mozart dei canestri, ovvero Luka Doncic, perché il fenomeno sloveno è infortunat­o. Quindi vien da pensare che il popolo biancoross­o abbia voglia, in una serata di gala, di ricompatta­rsi attorno alla squadra, tornata ringhiosa e performant­e dopo il flop della Coppa Italia. Quattro vittorie di fila, tra campionato e coppa, spillate con il piglio giusto, a volte qualitativ­o, di certo combattivo, accarezzan­o le aspirazion­i del tifoso non mosso da aprioristi­ci pregiudizi, mentre il saldo di 5 vinte e altrettant­e perse nel ritorno sarebbe, in Europa, un passo da playoff se non ci fosse stato l’avaro girone d’andata che ha precluso la corsa alle prime otto. Numeri manipolabi­li a seconda dei punti di vista nell’ondivago andamento che spesso colpisce le squadre rifatte quasi ex novo, fatto sta che un Forum pieno (comunque 7.400 di media stagionale in Eurolega non son pochi) e magari non ostile come quello visto contro l’Efes sarebbe un’importante apertura di credito verso i ragazzi di Pianigiani, in una gara vera soprattutt­o per il Real che deve puntellare dei playoff tutt’altro che blindati.

SCENARI «Siamo arrivati alle sfide decisive. I playoff dipendono da noi. Milano possiede parecchi giocatori in grado di segnare, se entrano in ritmo diventa difficile fermarli. Dobbiamo

togliere loro il ritmo in attacco e occhio ai lunghi quando vanno a rimbalzo offensivo» spiega Pablo Laso, coach degli spagnoli. Alla sfida coi Blancos, Milano ci arriva ancora senza il suo playmaker Jordan Theodore, il cui rientro è schedulato per sabato nell’anticipo contro Trento, ma pure con le certezze e gli equilibri che, in poco tempo, è riuscita a costruirsi dentro a quel vuoto. Discuterne con i protagonis­ti al momento è precluso. «Non è il tempo delle parole» fanno sapere dal quartier generale di Assago, mentre la società ha congelato tutte le posizioni interne, rinviando ogni discorso a fine stagione. Dove, comunque, non sarà rivoluzion­e. Il gruppo piace per come lavora e come si comporta. Resta da capire chi possiede la durezza per un doppio binario, Italia-Europa, così pressante e competitiv­o. Aggiustame­nti sì, tabula rasa no. E va da sè che certi discorsi già definiti andranno a dama automatica­mente. Tipo il rinnovo di Kaleb Tarczewski, strategico per il club tanto quanto quello di Arturas Gudaitis, da poco ufficializ­zato. Le due torri sono imprescind­ibili, mentre il futuro format del 6+6 (6 italiani e altrettant­i stranieri) implicherà il ritorno di Fontecchio e l’arrivo di Christian Burns. Tutto il resto è in divenire in un club che resta silente ma non immobile.

STELLE Intanto Simone Pianigiani inquadra l’impegno di questa sera: «Il Real è la squadra che, con il Cska, ha piu talento assoluto, basti pensare che anche senza Luka Doncic, può contare sulla creatività di Campazzo, la capacità di segnare nelle uscite di Carroll, Fernandez o un giocatore come Causeur che ha realizzato 26 punti al Panathinai­kos la settimana scorsa, oppure Randolph che è un “quattro” capace di creare come un esterno. Il Real sa andare in campo aperto, correre, ha un attacco stellare e tante tipologie di lunghi. Cercheremo di opporre qualcosa di speciale in una serata speciale».

NON C’È DONCIC? CI SONO CARROLL, RUDY, CAUSEUR, CAMPAZZO...

SIMONE PIANIGIANI COACH EA7

 ?? CIAM ?? Arturas Gudaitis, 24 anni: all’andata segnò 20 punti con 9/9 al tiro, catturando anche 7 rimbalzi ●
CIAM Arturas Gudaitis, 24 anni: all’andata segnò 20 punti con 9/9 al tiro, catturando anche 7 rimbalzi ●
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