La Gazzetta dello Sport

Buffon star con la D’Amico «Gioco finché saprò soffrire»

●Portiere e compagna ospiti di Farinetti «Al governo del calcio gente competente»

- Filippo Conticello @filippocon­t

In prima fila un bimbo vispo con la 10 di Dybala: alza gli occhi emozionato, non gli sembra vero che a pochi centimetri Gigi Buffon abbia un microfono in mano. Poco più in là, un altro microfono lo impugna Ilaria D’Amico, giornalist­a e compagna di vita: «La mia sicurezza», l’ha definita Gigi ieri sera tra gli applausi delle Langhe, durante un evento organizzat­o dal fondatore di Eataly Oscar Farinetti. Una dichiarazi­one d’amore, proprio nel momento in cui Gigi tornava a parlare del futuro: «Dipenderà solo da me. Le motivazion­i sono tutto. Finché ho voglia di soffrire, di combattere, andrò avanti. Dopo la passione, che mi ha motivato nei primi anni, mi sono posto l’obiettivo della sfida per un sogno sempre più grande. Dovrò capire, insieme alla società, a che livello di energie sarò». Una delle coppie simbolo di questa epoca a parlare di attualità varia, cosa piuttosto rara, ma resa possibile dall’invito di Farinetti per la Fondazione Mirafiore di Serralunga d’Alba (Cuneo): Buffon e la D’Amico sono stati ospiti del laboratori­o di «Resistenza Permanente», appuntamen­to fisso là nella zona simbolo della guerra partigiana. Gigi e Ilaria hanno sfiorato anche le nebbie della nostra politica, ma in generale l’incontro è girato attorno al concetto di leadership, talento, squadra. Senza scordare che questi dovrebbero essere gli ultimi mesi del portiere: «Qualunque sia il mio futuro mi sento molto tranquillo e gratificat­o per tutto ciò che ho dato al mio Parno ma, alla mia Juve, alla mia Nazionale, al calcio in generale. Con serietà e altruismo, mettendo davanti sempre il gruppo all’io», ha aggiunto Buffon. Anzi, per il futuro, oltre a un ruolo nel mondo del calcio immaginato dalla D’Amico («Gigi è uno che ama far girare le idee che ha in testa»), sembrerebb­e disposto quasi a tornare tra i banchi: «So- una persona molto curiosa: per 20 anni non ho potuto approfondi­re tante materie. La felicità è sempre un percorso».

ALLA TEDESCA «Coppie di ferro», il nome del ciclo di incontri: il portiere e la giornalist­a lo sono da un po’, una coppia «resistente» oltre ogni pettegolez­zo. C’è feeling anche nel rimpallo di ri- sposte a Farinetti, gran ciambellan­o dietro alla scrivania usata come un palco. Così la commozione è di coppia nel momento del ricordo di Davide Astori: «Vedere i tifosi viola che ci hanno applaudito, che ci ringraziav­ano è stato molto bello, coinvolgen­te. La nostra presenza li ha fatti sentire meno soli e questo mi ha reso orgoglioso». «Nella nuova governance del calcio bisognereb­be trovare proprio un po’ di Astori...», ha aggiunto la D’Amico. Ed eccolo uno degli altri temi sfiorati, il futuro del nostro pallone: «Abbiamo la possibilit­à di poter scegliere persone competenti, non facciamoce­le sfuggire. E poi facciamo in modo che i nostri ragazzi tornino a divertirsi: il calcio non è un mezzo per la celebrità», ha concluso Gigi. Lui, ad esempio, educa già in famiglia e ogni settimana porta i figli a giocare in strada, tra le macchine. Ma con una regola: «Si fa alla tedesca: chi sbaglia va in porta...».

 ??  ?? COPPIA D’ORO Ilaria D’Amico e Gigi Buffon con Oscar Farinetti, creatore di Eataly, I due hanno partecipat­o a un evento nelle Langhe
COPPIA D’ORO Ilaria D’Amico e Gigi Buffon con Oscar Farinetti, creatore di Eataly, I due hanno partecipat­o a un evento nelle Langhe

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