Aru si ferma «Non sto bene Ho lottato per finire»
●Il sardo ha perso altri 13’: oggi non riparte, esami a Barcellona per la coscia sinistra
Niente da fare per Fabio Aru, il suo Giro di Catalogna è finito con due tappe d’anticipo: oggi il 27enne tricolore della Uae-Emirates non prenderà il via della sesta frazione (194,2 km da Vielha Val d’Aran a Torrefarrera) e sarà invece a Barcellona per sottoporsi a una risonanza magnetica alla coscia si- nistra nella clinica Sagrada Familia, un centro d’eccellenza. «Non stavo bene, ho lottato per arrivare al traguardo», ha detto il sardo: già giovedì sull’arrivo in quota di La Molina di aveva accusato oltre 12’ di ritardo, ieri nella Llìvia-Vielha Val d’Aranne ne ha accumulati altri 13’33” (148°) rispetto al vincitore di giornata Jarlison Pantano. Il 29enne colombiano della TrekSegafredo ha battuto in uno sprint a due un compagno di squadra di Aru, il norvegese Stake Vegard Laengen (3° Matej Mohoric, 4° Giovanni Visconti), mentre in classifica è rimasto leader Alejandro Valverde, anche se Egan Bernal gli ha rosicchiato 3” grazie a un abbuono e ora lo segue a 16”. Terzo sempre Nairo Quintana, a 26” dal compagno di squadra della Movistar.
CONDIZIONI Ma, con la vista da una prospettiva «italiana», sono sicuramente le condizioni fisiche di Fabio Aru a interessare di più. Era stata la scivolata del primo giorno, lunedì, a dargli i primi problemi alla gamba sinistra, anche se nell’immediato non era sembrato niente di troppo serio. Il Giro di Catalogna era il terzo impegno stagionale del campione d’Italia: il debutto era avvenuto all’Abu Dhabi Tour (5 tappe, dal 21 al 25 febbraio: 16° sull’arrivo in salita, 13° in classifica).
Poi la partecipazione alla Tirreno-Adriatico (7 giorni di competizione, 7-13 marzo): 4° a Sassotetto dopo una prestazione tutta-grinta, 12° nella generale. Alla fine della Corsa dei Due Mari, però, Aru è stato costretto per l’inf luenza a un ciclo di sei giorni di antibiotici: da sottolineare come in questi giorni, in Catalogna, le temperature percepite siano state molto basse (soprattutto a causa del vento gelido) e, come molti colleghi, nella giornata di ieri Fabio abbia utilizzato una protezione supplementare per gola e viso. STIRAMENTO «La caduta di lunedì mi ha procurato uno stiramento che non si riesce a rimarginare nonostante tecarterapia e massaggi», spiegava il sardo già nel dopo-tappa di giovedì: di sicuro il ritiro anticipato non gli fa piacere, ma la decisione è stata concordata con lo staff sanitario della squadra (in Spagna c’è il dottor Michele De Grandi) perché la situazione della gamba sinistra, pur restando stabile, non migliorava. E per non forzare, evitando peggioramenti. Da qui la volontà di effettuare anche una risonanza magnetica già a Barcellona, dove la corsa si concluderà domani con il tradizionale circuito del Montjuic. L’ultimo ritiro di Fabio Aru da una corsa risaliva allo scorso anno: non prese il via della quinta tappa della Tirreno-Adriatico a causa di una tracheobronchite.
CALENDARIO Evidente come adesso la parola d’ordine sia cautela, per non compromettere l’avvicinamento al Giro d’Italia che rappresenta il primo grande appuntamento stagionale di Aru (l’anno scorso, per un infortunio a un ginocchio, fu costretto a saltare la corsa rosa al via dalla sua Sardegna). Nel programma ci sarebbe un altro periodo di allenamento in quota prima del Tour of the Alps, dal 16 al 20 aprile. Quanto alla Liegi-Bastogne-Liegi di domenica 22, fin dall’inverno si è parlato della possibilità di inserirla eventualmente nel programma. Ma è chiaro come adesso vada atteso il responso della risonanza magnetica per poi fare un nuovo punto della situazione.
LA SITUAZIONE Fabio sarà alla clinica Sagrada Familia per una risonanza magnetica
La corsa: successo di Pantano (4° Visconti), Valverde sempre leader