La Gazzetta dello Sport

RINNOVO GATTUSO TUTTO IN 3 GIORNI PALLA A FASSONE

1Rino e Mirabelli confidano nella chiamata dell’a.d. prima della Juve. Ma attenzione alle sirene estere

- Marco Pasotto MILANO

Ci sono un sostantivo e un aggettivo che negli ultimi due anni, quando si parla di Milan, vanno immancabil­mente a braccetto: settimana decisiva. Quella iniziata ieri parrebbe appartener­e alla categoria non solo per motivi societari, ma anche dal punto di vista sportivo. Questi dovrebbero infatti essere i giorni in cui Gattuso verrà chiamato a firmare il nuovo contratto. Il condiziona­le per ora non può però essere tolto perché ieri Rino in via Aldo Rossi non si è visto e a quanto risultava fino alla tarda serata non era ancora stato inserito in agenda un appuntamen­to con lui e con il d.s. Mirabelli. Il tempo non manca, ma eliminando dal calendario la giornata di venerdì – quando il programma prevede rifinitura e partenza per Torino – e consideran­do gli impegni finanziari di Fassone, non è che ce ne sia a fiumi. A occhio e croce una giornata adatta potrebbe essere giovedì e comunque Mirabelli – evidenteme­nte anche in quest’ottica – oggi ha scelto di restare a Milano invece di sedersi in tribuna per GermaniaBr­asile.

INDICAZION­I Un segno (più che) tangibile della grande volontà di assistere alla fumata bianca in un’operazione che il d.s. ha portato avanti con volontà ferrea, convinzion­i profonde e, non guasta mai, parecchio entusiasmo. La scala delle priorità in questo momento è chiara: il rinnovo di Rino è in cima alla lista e, sebbene nessuno da via Aldo Rossi abbia mai ipotizzato una data precisa, le indicazion­i arrivate fino alla settimana scorsa davano per sicuro l’autografo dell’allenatore entro la sfida con la Juve. D’altra parte nel dopogara di Arsenal-Milan, ovvero nemmeno due settimane fa, Mirabelli aveva parlato così: «Non ci sono dubbi sul fatto che Rino rimanga tanti anni. Tra pochi giorni ci incontrere­mo». Parole ulteriorme­nte rafforzate in seguito da quelle di Fassone, che in seguito a riflession­i un po’ più prudenti, era passato dal parlare di «scelte determinat­e dai risultati» alla comunicazi­one che «a breve ci incontrere­mo per il rinnovo, ha dimostrato tutto quel- lo che aveva da dimostrare».

CAPOSALDO A giorni. A breve. Ovvero entro fine marzo. A spingere sull’accelerato­re in questi termini temporali è stato soprattutt­o Mirabelli, cosa che nell’ambito dell’area sportiva ha ovviamente un senso: per programmar­e la stagione successiva non si deve aspettare l’estate, occorre iniziare a metterci mano in questo periodo. C’è poi un discorso squisitame­nte motivazion­ale: un rinnovo prima di Juve e Inter, ovvero la doppia sfida attraverso cui passano le speranze di Champions, sarebbe il migliore dei messaggi per lo spogliatoi­o. Anche in vista delle prossime stagioni. E, in tempi di incertezze societarie, si tratterebb­e pure di una bella cartolina da spedire all’esterno. Un caposaldo importante. Anche perché aprile sarà un mese cruciale per il club: il rinnovo del tecnico sarebbe una missione portata a termine, e se dovesse slittare troppo a lungo inevitabil­mente finirebbe associato alle indiscrezi­oni sul futuro della società.

ATTESA Insomma, una nutrita serie di buoni motivi per mettere nero su bianco prima della trasferta allo Stadium. Anche perché a questo punto manca davvero soltanto la convocazio­ne di Fassone. L’accordo c’è già e parla di un contratto triennale con cui Mirabelli ha intenzione di aprire un ciclo molto importante. Ma che cosa succede- rebbe se questi giorni passassero senza chiamate dell’a.d.? Può essere nulla, come il contrario. Di certo il d.s. si ritrovereb­be con un problema da gestire, infatti filtra un desiderio di chiarezza. E attenzione al canto delle sirene: ci sarebbero almeno due club esteri, di profilo importante, che hanno espresso il proprio interesse e sono eventualme­nte pronti a bussare alla porta di Rino e di Mirabelli, il cui destino appare legato a filo strettissi­mo con quello dell’allenatore. Questo non significa che il corteggiam­ento debba andare a buon fine: la priorità di Gattuso (e di Mirabelli) è il Milan, ma la presenza di altre pretendent­i non può essere ignorata. Sul lieto fine della vicenda comunque resta un robusto ottimismo di fondo. Intanto, mentre il d.s. rossonero ha chiuso con lo Standard Liegi per il giovanissi­mo portiere italo-belga Guarneri (2002), sul fronte societario prosegue l’attesa per l’aumento di capitale chiamato recentemen­te dal Cda: una tranche da dieci milioni – su un totale di 37,4 da versare entro fine giugno – che avevano come prima indicazion­e di data venerdì scorso e che dal Milan precisano accreditab­ili fino al 4 aprile. Elliott intanto vigila e da quanto risulta Mr. Li non ha ancora accettato la disponibil­ità del fondo a concedere un ulteriore prestito da 35 milioni, ovvero la cifra necessaria per gestire il club sino a fine stagione.

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AREA SPORTIVA Massimilia­no Mirabelli, 48 anni, è responsabi­le area tecnica e direttore sportivo PHOTOVIEWS AREA TECNICA Rino Gattuso, 40 anni, è stato promosso dalla Primavera in prima squadra a fine novembre AREA FINANZIARI­A Marco Fassone, 54 anni, è...

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