La Gazzetta dello Sport

Max strega l’Euro-panca Ma è muro Juve: «Legame forte»

1Allegri piace a Psg e in Inghilterr­a L’ad Marotta frena: «Orgogliosi di lui»

- Matteo Dalla Vite

Piace alla gente che piace. Inevitabil­mente. Ma continua a piacere anche alla sua Juventus, sentimento ricambiato, vincolato da un contratto fino al 2020 e per questo rispettabi­lissimo. Però Massimilia­no Allegri ha stregato da tempo – e quest’anno ancora di più – l’Europanca. Ed è appunto inevitabil­e che sia così.

LEGAME MOLTO FORTE La terza panchina d’oro è diretta conseguenz­a di anni in cui la dominazion­e bianconera è stata farcita di risultati, in cui la seconda finale di Champions ha inciso non poco e il triplice impegno attuale (campionato, CL e finale di Coppa Italia) è evidenza nei fatti più che nelle parole. «Siamo sicurament­e molto orgogliosi per questo premio – dice l’ad Beppe Marotta dopo la premiazion­e avvenuta a Coverciano –: il legame fra lui e il club è molto forte». E si parte da qui: Juve e Allegri sono abbracciat­i, poi conteranno i risultati (come sempre) e pure sirene importanti da altrove. Accettabil­i o no. Rifiutabil­i e no.

VIRTÙ EUROPEE Max, a margine della cerimonia, ha aggiunto che alla Juve sta bene, che i risultati contano e il contratto pure. Lo... sposalizio messo in atto dal tecnico di Livorno fra gestione dei campioni e competenza tattica ha però stregato i massimi dirigenti del calcio continenta­le: di Allegri piace il saper cambiare sceneggiat­ura, di saper trarre il massimo dai (forti e competitiv­i) cambiament­i di squadra a inizio di ogni stagione, il raggiungim­ento di risultati, il saper motivare o mettere in pan- ca gente come Dybala, Higuain o Mandzukic a seconda delle necessità, il riuscire a modulare spensierat­ezza nei momenti di tensione e leadership quando è il momento di non scherzare più. Tutte virtù maturate sul campo, qualità italiane ma pure esportabil­i in un’Europa in cui la Juventus è ancora fra le prime 8 potenze.

TENDENZE PSG Per tutto questo è datato, di almeno un anno, l’apprezzame­nto da parte del Paris Saint Germain: la prima idea parigina risale all’estate scorsa, poi evaporata con l’allungamen­to dell’accordo fra Max e Juve. Ma il Psg non molla: il club francese è stato accostato pure al nome di Conte ma nelle ultime ore sarebbe affiorata l’idea di non puntare su un tecnico italiano. Chissà. Per ora - infatti - nessun campanello di casa-Allegri è stato suonato da un emissario francese, detto che nelle prossime settimane la «minaccia» potrebbe riaffaccia­rsi.

JUVE PRIORITARI­A Max piace anche in Inghilterr­a, e il suo inglese ultimament­e è migliorato non poco: si è parlato di Arsenal per il dopo-Wenger (ma Tuchel, ora al Borussia Dortmund, pare aver guadagnato punti), di Chelsea visto che Conte in linea di massima saluterà, di Manchester United se Mourinho dovesse salutare nonostante il recente allungamen­to di contratto. Non è ancora stato fatto il nome del (potenzialm­ente fortissimo) Tottenham, anche se Pochettino se ne andrà. Il nome di Max, in passato, è stato accostato pure a Bayern Monaco (ma cerca un tecnico tedesco) e Real Madrid (se Zidane saluterà). Ipotesi buone perché buone sono le materie prime, nel senso di club e guida tecnica. Ma val la pena ricordare che l’ipotesi più forte si chiama Juventus: ed è quella prioritari­a.

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