Southgate non ci snobba: «Italia resti un modello»
1Il c.t. dei Tre Leoni: «Fuori dal Mondiale? Azzurri sfortunati nel playoff, ma sono un esempio per tattica e organizzazione»
Southgate è una delle ultime fermate della linea metropolitana Piccadilly che porta a Oakwood, punto di partenza di bus e taxi diretti verso il centro sportivo del Tottenham, nuova casa londinese dell’Inghilterra alla vigilia delle gare di Wembley. Gareth Southgate, 47 anni, originario di Watford, è, a modo suo, una stazione del treno calcistico inglese: la nazionale dei Tre Leoni è approdata a lui, ex difensore di Crystal Palace, Aston Villa e Middlesbrough, quasi per caso, dopo le dimissioni forzate di Sam Allardyce, nell’autunno 2016. La federazione gli affidò il compito di traghettatore, in attesa di procedere a una nomina ufficiale. Un Di Biagio d’Oltremanica, ma con una premessa diversa: la Football Association diede quattro gare di tempo a Southgate per mostrare il suo valore sul campo. I risultati e il vento del rinnovamento apportato dall’ex responsabile dell’Inghilterra Under 21 portarono alla promozione ufficiale, anticipando addirittura i tempi: nel novembre 2016 Southgate firmò un contratto quadriennale e toccherà così a lui guidare i Tre Leoni nel Mondiale di Russia.
RISPETTO PER L’ITALIA Ieri il c.t. dell’Inghilterra ha usato parole rispettose nei confronti del nostro calcio: «L’Italia è fuori dal Mondiale perché ha Portiere
Esordì in nazionale proprio contro l’Italia, il 15 agosto 2012 Esterno
A 32 anni si è riconquistato un posto in nazionale. Ma per quanto? dovuto fare i conti con un avversario difficile come la Spagna nel girone eliminatorio e non è stata fortunata nei playoff, ma il suo calcio resta di assoluto livello. Per noi sarà un test importante. L’Italia resta un esempio per la cura dei dettagli, la tattica e l’organizzazione della difesa». Southgate ha reso anche omaggio a Buffon: «È una leggenda del calcio mondiale, uno dei migliori portieri di tutti i tempi. Il suo curriculum è straordinario».
PROBLEMA PORTIERE Southgate vorrebbe Buffon per risolvere i suoi problemi: l’Inghilterra è tornata ai tempi di Fabio Capello, in cui nel ruolo regnava l’incertezza assoluta per l’assoluta mancanza di talenti. Joe Hart è sfiorito. Pickford (Everton) e Butland (Stoke City) si contendono il posto da titolare: contro gli azzurri toccherà al secondo. Sarà confermata la difesa a tre, che Southgate sta proponendo da qualche tempo, mentre il tris d’attacco sarà composto da Sterling, Vardy e Alli. Kane è infortunato e Rashford potrebbe entrare nella ripresa.
IL CORAGGIO In questi giorni, ha suscitato clamore un divieto imposto da Southgate: bandite bevande zuccherate e merendine ipercaloriche. Ma le prese di posizione più importanti riguardano altri temi: la netta condanna di razzismo e hooliganismo. «Ho letto sui social parole disgustose sul conto dei nostri ragazzi dell’Under 17. Sono cose inaccettabili. I tifosi devono comportarsi in modo corretto. Anche loro, come la nazionale, rappresentano il Paese. Fischiare gli inni avversari e devastare le città è da incivili». Southgate rappresenta il nuovo anche negli aspetti extra-calcio: non ha paura, al contrario dei predecessori, di alzare la sua voce.