Schiarita sui diritti tv Mediapro ha pagato Ora club più tranquilli
1Dopo le incertezze dei giorni scorsi il gruppo spagnolo versa l’acconto di 64 milioni con un giorno di anticipo sulla scadenza. Ora dovrà trattare con Sky Oggi l’assemblea di Lega a Roma: le società incontrano il capo della Polizia
La notizia che i club di Serie A attendevano con trepidazione è arrivata ieri pomeriggio, 24 ore prima della scadenza: Mediapro ha versato l’anticipo del 5% (50 milioni più Iva, totale 64) del corrispettivo della prima stagione di licenza del contratto tv 201821. C’era stata agitazione in Lega nei giorni scorsi dopo la ricezione di una lettera del gruppo spagnolo che annunciava la volontà di sospendere i pagamenti in attesa di chiarimenti sul pronunciamento dell’Antitrust. Una gaffe prontamente rientrata, con un invito a cena, declinato, per tranquillizza- re le società. L’a.d. dell’advisor Infront Luigi De Siervo era volato fino a Madrid per incontrare il presidente di Mediapro Jaume Roures, il quale gli aveva assicurato che i soldi sarebbero arrivati. Poi, a Milano, l’incontro decisivo tra il vice commissario Paolo Nicoletti, De Siervo e Roures, in cui erano stati chiariti i confini entro cui Mediapro può muoversi come intermediario indipendente: l’Antitrust non aveva fatto altro che ribadire quanto scritto nelle linee guida e nel bando. A ogni modo, lo stato di preoccupazione – per non dire allarme – dei club si sarebbe dissolto solo con l’arrivo dei soldi. Il contratto tv da 1 miliardo e 50 milioni a stagione, quello per la trasmissione delle dirette del campionato, è essenziale per la tenuta del sistema: la maggior parte dei club, di questi tempi, va in banca a farsi scontare i proventi. Bene, ieri il primo, importante adempimento è stato compiuto da Mediapro, con il versamento dei 64 milioni.
SCENARI Ora i catalani dovranno presentare la fideiussione di un miliardo (più Iva): c’è tempo fino all’ultima decade di aprile e già sono state sondate diverse banche (come Intesa San Paolo e UniCredit). L’intermediario scelto dalla Lega si sta occupando, contestualmente, della rivendita dei diritti, che in fondo è la priorità di tutto il business. Verrà pubblicato quanto prima un bando. La formazione dei pacchetti sarà a discrezione di Mediapro, purché vengano rispettate le linee guida. Incontrati Mediaset, Perform, Tim, Vodafone, non ancora Sky, che aveva deciso di aspettare la definizione degli adempimenti finanziari di Mediapro. La resa dei conti prima o poi arriverà: Sky e Mediapro, per i rispettivi interessi, non possono fare a meno l’uno dell’altro, anche se i rapporti sono stati freddi finora. In uno scenario in cui una parte dei diritti venga ceduta a Mediaset per il digitale terrestre e una parte a un operatore del web ( Perform?), la fetta più consistente dovrà comunque essere assicurata dal contratto con Sky per il satellite. Mediapro riuscirà a rientrare dall’investimento di un miliardo e 50 milioni? Quanto sarà disposta a versare Sky, che nelle trattative private con la Lega aveva offerto 630 milioni? Lo scopriremo nelle prossime settimane.
ASSEMBLEA Per oggi, nel frattempo, la Lega ha convocato la sua assemblea a Roma, nel Salone d’onore del Coni, perché alle 15 è in programma un incontro con il capo della Polizia Gabrielli su tifo e sicurezza. In assemblea il commissario Malagò e i club riprenderanno a ragionare sulle nomine dei consiglieri e dell’amministratore delegato: Malagò si è dato due mesi di tempo per completare il suo lavoro, quindi per ripristinare la governance, che già conta su un nuovo presidente, Gaetano Miccichè. Per l’a.d., risolta la partita dei diritti tv, ci si potrà concentrare sull’identikit di un manager più rivolto allo sviluppo commerciale del prodotto: erano stati fatti i nomi di Kahale, Domenicali e Perrelli.