E tra Seb e Lewis è sempre di moda la guerra di nervi
Un anno dopo e si riparte dallo stesso punto. Formalmente la classifica del GP di Australia è la stessa, Vettel primo e Hamilton secondo, sostanzialmente il peso specifico delle situazioni è diverso. Se nel 2017 la vittoria della Ferrari era il coronamento di un migliore approccio al cambiamento delle gomme più larghe, adesso il successo di Vettel è arrivato nonostante la prestazione premi la Mercedes. È la W09 la monoposto apparsa più in forma nel week end dell’Albert Park, con la SF71H costretta a inseguire «e forse anche un po’ più lontana dell’anno scorso sul ritmo», come ha ammesso il vincitore. Se Ferrari e Mercedes sono allineate nello scenario politico per le regole che la Formula 1 si dovrà dare dal 2021 in poi, sul piano sportivo la battaglia delle loro punte di diamante, Vettel e Hamilton, prosegue su un doppio binario. Agonistico e psicologico.
RUGGITI Apparentemente il rispetto reciproco regna, ma il dopo-Baku ha segnato uno spartiacque di cui si vedono ancora i segni. Se un anno fa Hamilton non faceva che ripetere «quanto desiderasse lottare con Vettel, il pilota per il quale nutriva il rispetto massimo in questa epoca», adesso ricorre a molte astuzie per destabilizzare il rivale. La battaglia si combatte con la testa, prima che con il piede, e minare le certezze del nemico alimenta il sale della sfida. Ci sta. In inverno al primo test i due hanno preso le misure. «Posso andare anche subito a Melbourne, spero davvero che la Ferrari sia più vicina così potremo lottare e far emergere il valore del pilota», l’affondo di Lewis; «Lui crede che i nostri rapporti potrebbero
RSono state scintille quando Vettel ha avanzato dubbi sul giro monstre del rivale di sabato
RMa dopo la vittoria il ferrarista è stato assai più morbido: «W09 regolare, solo un gran giro»
LA POLE SUPER? PER TOGLIERTI IL SORRISO DALLA FACCIA
LEWIS HAMILTON
BATTUTA A SEB DOPO LA POLE
REPLICA A HAMILTON
Lewis Hamilton, 33 anni, 2o domenica; Sebastian Vettel, 30, tre successi in Australia peggiorare? Forse ha ragione», la replica di Seb. Punzecchiature proprie dei leader. Può esserci un solo leone nel branco e anche il ruggito serve a delimitare il territorio.
SORRISI E PARTY Al primo confronto che contava, la pole di Melbourne, le stilettate sono riemerse attorno al «party mode», quel manettino sospetto alla base del giro super dell’inglese. «Non ho cambiato mappa fra Q2 e Q3». «Allora prima dormivi? » . « No, aspettavo un gran giro per toglierti il sorriso dalla faccia», il botta e risposta HamiltonVettel con la profetica chiosa del tedesco: «Festeggia pure al sabato, magari noi celebreremo la domenica». Mentre Lewis usa l’arma della battuta a effetto in pubblico («Kimi fa sempre festa» e Raikkonen che non lo degna di un’alzata di sopracciglio) per brillare su quel proscenio che ama tanto, il tedesco è più sfumato. Come da carattere. Le sue repliche sono più sottili e rispettose, ma ribadiscono una latente frizione. «Il party mode regolare? Direi di sì. In quei 7 decimi in prova non c’è solo il motore, ma un gran giro di Lewis. Loro non hanno fatto nulla più dell’anno scorso… Cancellare il sorriso? Credo che lui volesse scherzare, siamo grandi, non vedo perché non dovremmo andare d’accordo: non c’è bisogno di scendere a questi livelli…». Tregua, ma armata. Lo sanno bene entrambi.
FESTEGGIA PURE IL SABATO, MAGARI NOI LO FAREMO DOMENICA
SEBASTIAN VETTEL
UNO SOLO Uno gode nel guadagnarsi il proscenio con l’eccesso; l’altro se lo conquista con la sobrietà. Entrambi sanno che per imporsi devono battere l’altro e che la sedia vicino a Fangio è troppo ambita per non ricorrere a ogni artifizio. Dietro la vittoria di Melbourne, celebrata con pacatezza dalla Ferrari – rispettosa reazione a un successo un po’ casuale – c’è però il compiacimento di Seb di aver spento la baldanza della primadonna: stavolta è scivolata, forse non per colpa sua, ma il tonfo le ha fatto perdere il buonumore. «Io non mi inserisco nelle schermaglie fra i piloti, ma c’è chi parla e chi fa i fatti»: Arrivabene prova a gettare acqua sul fuoco, ma in realtà la fiamma è stata appena accesa.
3-2
I SUCCESSI
Seb ha ottenuto domenica il terzo trionfo a Melbourne e ora è in vantaggio su Hamilton (2)