Kyrgios domina Fognini saluta e pensa alla Davis
1Fabio perde in due set, per lui resta il miglior inizio di stagione dal 2014. Fuori anche Kokkinakis
Niente da fare. Per Fabio Fognini, il Masters 1000 di Miami finisce al terzo turno. Troppo Nick Kyrgios per Fabio che cede in due set senza mai impensierire l’australiano se non per un falco chiamato a detta di Kyrgios troppo tardi con annesse polemiche arbitrali e nervosismo. Non è bastato il tifo della moglie Flavia, che lo sta seguendo insieme al figlioletto Federico in questa campagna americana. Non sono bastati gli incitamenti sopra le righe di un Bobo Vieri in versione ultras, Fognini torna a casa.
IL MATCH Incontro dominato da Kyrgios, come sempre solido al servizio, letale con le accelerazioni di dritto, ma anche molto aggressivo in difesa. Nel primo set Fognini concede il break in apertura senza più riuscire ad agganciare il gigante australiano, imprendibile nei suoi turni di battuta. Sul 5-2 Fabio schianta la racchetta a terra per frustrazione e poco dopo cede il primo parziale 6-3 in appena 29 minuti. Nel secondo set le cose non cambiano, con Nick che si guadagna subito una palla break, ma non realizza. Dovrà aspettare poco, il terzo gioco, per scattare in avanti strappando il servizio all’azzurro, che anche in questo caso non riesce a recuperare e si arrende con un altro 6-3. Fognini non riesce a difendere la semifinale raggiunta nel 2007 e prenota il volo di ritorno per l’Italia. Dopo Pasqua, dal 6 all’8 aprile a Genova, andrà in scena il quarto di finale di Coppa Davis contro la Fran- AFP
cia e Fabio, nella sua Liguria, vorrà essere ancora più protagonista. A Miami c’era anche il capitano Corrado Barazzutti a seguirlo da vicino insieme al coach argentino Davin che ha portato Fabio a centrare il miglior inizio di stagione dal 2014 a questa parte.
CIAO THANASI Per un australiano che sorride ce n’è un altro che va a casa. Finisce infatti contro Fernando Verdasco l’avventura di Thanasi Kokkinakis, colpito dalla «maledizione» di Federer a Miami. Nel secondo turno, e al rientro sul circuito maggiore dopo un anno di infortuni e peripezie, l’australiano ha spedito a casa sua maestà Roger spingendolo anche giù dal trono mondiale. Battaglia di colpi ma anche di nervi tra Thanasi e lo spagnolo che, sotto 3-1 nel terzo set, ha iniziato a battibeccare con il box dell’avversario, precisamente col padre di Kokkinakis reo, a detta sua, di parlare a voce alta per disturbarlo e applaudire ai suoi errori. Al cambio campo scintille tra i due: «Non ce l’ho con te, ce l’ho con quell’uomo nel pubblico che mi disturba», ha spiegato lo spagnolo con la pronta risposta di Thanasi: «Ce l’hai con me invece, perché quell’uomo è mio padre». Al pomeriggio, prima dell’inizio del match, Nick Kyrgios, grande amico di Kokkinakis aveva scaldato l’atmosfera con un tweet: «Spero che vinca Kokkinakis, Verdasco è un giocatore scarso e deve essere piuttosto frustrato per i suoi trascorsi con gli australiani». Nick il caldo, lo stesso che domenica ha passato tutto il pomeriggio con alcuni dei sopravvissuti della Marjory Stoneman Douglas High School, dove un folle ha ucciso 17 ragazzi poche settimane fa. Nick ha chiamato anche il suo sponsor chiedendo di rifornire a sue spese tutta la squadra di tennis della scuola e chiunque dell’istituto ne avesse bisogno. I cattivi ragazzi vanno in paradiso.
RNel box con la Pennetta anche Barazzutti: dal 6 aprile a Genova c’è la Francia