La Gazzetta dello Sport

Watson vince il Dell Match Play «Ho sconfitto la depression­e»

1Dopo Mickelson, Tiger e McIlroy, risorge anche il due volte vincitore del Masters

- Federica Cocchi

In principio fu Mickelson, poi Tiger, ora Bubba. Il 2018 sembra essere la stagione dei grandi ritorni. Se il mancino di San Diego ha conquistat­o il primo torneo della stagione dei World Golf Challenge in Messico terminando un digiuno di quasi cinque anni, Woods è rientrato sul circuito molto competitiv­o con piazzament­i che non arrivavano da anni. La settimana scorsa è tornato a gioire Rory McIlroy e domenica è toccato a Bubba Watson, vincitore a febbraio del Genesis Open, ribadire lo stato di forma e sollevare il trofeo del secondo Wgc della stagione, il Dell Match Play in Texas a Austin.

DEPRESSION­E E dire che il ragazzo di Bagdad, in Florida, due volte vincitore del Masters di Augusta nel 2012 e nel 2014, era sul punto di mollare tutto. Mancanza di risultati, di motivazion­i, la depression­e: «Lo scorso anno — ha spiegato un commosso Bubba — stavo per mollare e tornare a fare una vita normale. E’ stato l’anno peggiore della mia vita e in alcuni momenti ho avuto paura di non uscirne». E’ scoppiato in lacrime dopo aver battuto in finale Kevin Kisner, ha singhiozza­to abbraccian­do la madre Molly che era venuta a seguirlo: «Magari un giorno scriverò un libro — ha detto — e sarà un libro incredibil­e». La depression­e gli aveva tolto la voglia di giocare, faticava a superare il taglio nei tornei del Tour, e aveva pensato che la cosa migliore da fare fos- se andare in ufficio come tutti i comuni mortali, trovarsi un lavoro e dedicarsi alla moglie Angie e ai due bambini che hanno adottato. A Pensacola ha un salone d’auto, un negozio di dolci che porta il suo nome e 256 appartamen­ti, ma tutto questo non aveva lo stesso fascino del- la vita da golfista. Ha fatto analisi, si è guardato dentro, ha parlato a lungo con la moglie, col caddie Ted Scott e col suo team e alla fine ha deciso che l’ufficio avrebbe potuto attendere e che giocare a golf era ancora la cosa che più lo rendeva felice. «Voglio lasciar correre la fantasia sui campi. E’ sempre stata la mia passione e posso ancora giocare ad alti livelli». Gli stessi che gli hanno permesso di conquistar­e 11 titoli del Pga Tour e due Masters.

RICERCA Insomma, quello che ha sempre amato a un certo punto non lo rendeva più felice. C’è voluta molta ricerca in se stesso per tornare il Bubba dei vecchi tempi e adesso l’orizzonte è roseo. Anzi verde, visto che dal 4 aprile sarà in campo ad Augusta, dove ha colleziona­to due Green Jacket: «Non ho mai avuto una giacca più comoda e confortevo­le». Ma la concorrenz­a sembra più che mai agguerrita: «E’ il più importante evento della storia del mio sport — ha detto il 39enne — e andrò là con la massima concentraz­ione. Come uno zombie, senza minimament­e farmi distrarre dal delirio che c’è intorno». Bentornato Bubba.

RBubba: «L’anno scorso è stato il peggiore della mia vita, ho pensato di smettere»

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Bubba Watson, 39 anni, festeggia col caddie il titolo nel Wgc

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