La Gazzetta dello Sport

Uomo in mare verso Capo Horn alla Volvo Race

1Nel giro del mondo la barca di Hong Kong perde Fisher che cade con vento a 35 nodi

- Emilio Martinelli

La cosa che tutti temevano è accaduta. Ieri, mentre la flotta della Volvo Ocean Race è impegnata nella tappa più dura del giro del mondo, quella dalla Nuova Zelanda al Brasile che comporta il passaggio di Capo Horn, un uomo è caduto in mare. L’incidente è avvenuto attorno alle 15 ora italiana, quando per le barche che distano circa 1400 miglia (circa 2500 km) da Horn stava sorgendo il sole. Mark Fisher, componente dell’equipaggio della barca che corre con i colori di Hong Kong, Scallywag, è caduto in mare. Le condizioni in Sud Pacifico da qualche giorno sono a dir poco proibitive con vento oltre i 35 nodi (65 km/h) e onde che superano i cinque metri. Immediato l’allarme lanciato da bor- do di Scallywag e rilanciato dal Race Control della regata alle altre barche che però erano lontane dal luogo dell’incidente.

9 GRADI Al momento di cadere in mare, non si sa ancora per quale motivo, Fisher indossava la muta di sopravvive­nza che i velisti indossano quando affrontano condizioni estreme e che, oltre a tenere a galla, mantiene caldo il corpo. La temperatur­a dell’acqua, a quasi 60° gradi di latitudine Sud, al limite dell’Antartico, è idi soli 9° e la sopravvive­nza senza attrezzatu­ra adatta è questione di minuti. Ma anche con la muta non si resiste molto, oltre al fatto che, navigando con il vento e mare grosso in poppa, per una barca a vela tornare indietro per le ricerche è molto difficile. Le ricerche sono comunque cominciate subito e il Race Control ha contattato anche una nave che fortunatam­ente si trova a 400 miglia. Il problema è che le previsioni verso Capo Horn sono in peggiorame­nto. Quello dell’uomo a mare è l’incubo di tutti i velisti e nella sua storia il giro del mondo ha dovuto vivere anche questo incidente. Alcuni purtroppo finiti con la scomparsa del naufrago, come avvenne nella prima edizione del giro, allora chiamato Whitbread, nel 1981-1982. Furono allora ben tre gli uomini in mare mai più recuperati. E lo stesso è avvenuto nel giro 1988-1989. Nella Volvo Race del 2005-2006 Hans Horrevoets, cadde in mare e venne recuperato dopo 40 minuti, ma per lui non c’era più nulla da fare.

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John Fisher è caduto in mare in pieno Oceano Pacifico

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