Fabrizio che amava il basket, le moto, il Bologna
1Il presentatore giocò nella nazionale artisti di pallacanestro. Voce della Partita del Cuore e amicissimo di Max Biaggi
«Grazie amici!!!! Spero che presto i medici mi diano il via per tornare a fare sport... Così potrò riscendere in campo e godermi le nostre straordinarie occasioni di incontro. Un abbraccio a tutti». È il messaggio che Frizzi scrisse in chat il 9 dicembre scorso ai compagni della «Basket artisti». Nell’infinito universo di nazionali sportive benefiche, Fabrizio aveva scelto la pallacanestro. Quindici anni fa, nel 2003. Trascinato dallo spirito di Bruno Arena dei Fichi d’India, venne conquistato immediatamente. Durante un pranzo a Capalbio, Simone Barazzotto, colui che manda avanti una squadra in cui confluiscono attori, attrici, cantanti, giornalisti, ex grandi cestisti, lo convinse ad accettare il ruolo di presidente. Fabrizio veniva sempre col sorriso, accompagnato dall’inseparabile Paolone, alla guida dell’auto. In un ambito in cui chiunque cerca di mettersi in evidenza, di essere protagonista, di strappare anche una sola inquadratura o un occhio di una telecamera, lui «Fabri», era il più umile di tutti. Non voleva la scena, gliela garantivano. Perché se Frizzi giocava, il palazzetto si riempiva automaticamente. E nel terzo tempo, cioè a cena, era l’amicone, il compagnone che faceva i selfie ma pure beneficenza vera. Si era legato ai magistrati, e per quella partita chiamata «Per non dimenticare», in ricordo della strage di Capaci, Fabri non mancava. Ci fu per Amatrice, per il tartufo ad Acqualagna, a Rieti. L’ultima volta, a Carrara: consegnò il pallone di marmo a Buffon, col quale si intrattenne a cena a fine giugno nell’hotel di Gigi.
SPORT Fabrizio è stato uomo di sport che infilava nei suoi programmi, ospitando i protagonisti, soprattutto a Miss Italia. «Non sono un campione io, giocate voi». Dopo cinque minuti voleva uscire per far entrare chi, secondo lui, era più bravo. È stato «fratello» di Max Biaggi, amico di tanti campioni, voce storica, per 22 edizioni, della Partita del Cuore della Nazionale Cantanti.
CALCIO E MOTORI Amava le auto e si cimentò, le moto e il Bologna. Il 2 ottobre del 2009 presentò con Gianni Morandi e Sabrina Orlandi il gala del centenario. «La passione è nata con mio padre e ho vissuto grazie a lui a Roma lo scudetto il 7 giugno 1964», raccontò al Dall’Ara quella sera. Simpatizzava pure per la Roma. Sabato le sue squadre si sfideranno a Bologna. Nel ricordo di Fabrizio.